Covid-19: test e vaccinazione con lo spettro dell’Omicron
La Romania sembra aver superato la quarta ondata della pandemia di coronavirus, ma si moltiplicano i timori sull’imminenza della quinta, che potrebbe essere alimentata dalla nuova variante sudafricana Omicron. Le autorità di Bucarest hanno annunciato che un aereo della compagnia di bandiera TAROM rimpatrierà i cittadini romeni rimasti bloccati nel Sud Africa, in seguito alla cancellazione di parecchi voli. Grazie al Meccanismo di protezione civile dell’UE, decine di cittadini degli stati membri potranno imbarcarsi sull’aereo romeno.
Bogdan Matei, 29.11.2021, 10:46
La Romania sembra aver superato la quarta ondata della pandemia di coronavirus, ma si moltiplicano i timori sull’imminenza della quinta, che potrebbe essere alimentata dalla nuova variante sudafricana Omicron. Le autorità di Bucarest hanno annunciato che un aereo della compagnia di bandiera TAROM rimpatrierà i cittadini romeni rimasti bloccati nel Sud Africa, in seguito alla cancellazione di parecchi voli. Grazie al Meccanismo di protezione civile dell’UE, decine di cittadini degli stati membri potranno imbarcarsi sull’aereo romeno.
A partire dai giorni prossimi, dopo il ponte per la Festa Nazionale, celebrata il 1 dicembre, agli alunni romeni saranno somministrati periodicamente i test salivari Covid-19. Le autorità spiegano che, insieme ai test, in ogni scuola arriveranno anche le istruzioni per la somministrazione e tutto si svolgerà in condizioni sanitarie sicure. I test potranno essere effettuati a scuola, sia a casa, somministrati dai genitori a seconda della decisione di ogni singola struttura scolastica.
Ma i sindacati del settore educativo minacciano con le proteste se i test non verranno somministrati con priorità dai genitori, a casa, e rimarranno a carico del personale docente. I leader sindacali richiamano l’attenzione che i test salivari consegnati agli ispettorati scolastici non rispettano le regole di sicurezza sanitaria, dal momento che dovrebbero essere manipolati da almeno tre persone prima di arrivare agli alunni, visto che non tutti i pezzi del kit sono imballati e sigillati separatamente. Il ministro dell’Istruzione, Sorin Cîmpeanu, spiega che ovunque in Europa i kit dei test anti-Covid sono arrivati separatamente nelle scuole, dove il personale docente si può occupare dell’assemblaggio.
Intanto, non sembra aumentare neanche l’appetito degli adulti di vaccinarsi. Meno di 50.000 dosi di Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Johnson&Johnson sono state somministrate ieri in Romania, di cui meno di 11.000 come prima dose. Stando al Comitato nazionale di coordinamento delle attività vaccinali anti-Covid-19, dall’inizio della campagna in Romania, il 27 dicembre 2020, meno di 7,5 milioni di persone hanno completato il ciclo vaccinale e quasi 1,5 milioni hanno ricevuto il booster.
La Camera dei Deputati di Bucarest potrebbe tentare di approvare il ddl che, secondo il modello di altri Paesi europei, impone la certificazione verde al lavoro. Il nuovo premier liberale Nicolae Ciucă ha rivolto ai parlamentari l’appello di votare con priorità il documento, mentre il ministro della Salute, il socialdemocratico Alexandru Rafila, considera che il green pass va introdotto eventualmente dopo tre settimane di seguito di salita della curva epidemiologica ed eliminato quando il suo livello scende.