Recovery Plan: Romania, luce verde ECOFIN al PNRR
Con la luce verde dei ministri dell’Economia e delle Finanze dell’UE, il Recovery Plan può partire anche in Romania, che nei prossimi sei anni potrebbe beneficiare di 29,2 miliardi di euro, stanziati per stimolare la transizione verde e digitale e per costruire un’economia più resiliente. Sarà possibile accedere ai finanziamenti da dicembre, mentre nel successivo periodo i primi soldi potranno arrivare nel Paese come prefinanziamento concesso dalla Commissione Europea, indipendentemente dalle evoluzioni politiche a Bucarest.
Corina Cristea, 29.10.2021, 10:39
Con la luce verde dei ministri dell’Economia e delle Finanze dell’UE, il Recovery Plan può partire anche in Romania, che nei prossimi sei anni potrebbe beneficiare di 29,2 miliardi di euro, stanziati per stimolare la transizione verde e digitale e per costruire un’economia più resiliente. Sarà possibile accedere ai finanziamenti da dicembre, mentre nel successivo periodo i primi soldi potranno arrivare nel Paese come prefinanziamento concesso dalla Commissione Europea, indipendentemente dalle evoluzioni politiche a Bucarest.
Segue l’approvazione formale con la procedura scritta, che sarà pronta entro qualche giorno. Ciò consente alla Romania di sollecitare il prefinanziamento del 13%. Ora non posso fare riferimento al governo ad interim, però, dal punto di vista della Commissione Europea, se la Romania presenta la domanda di prefinanziamento, normalmente la Commissione può sostenere questa sollecitazione, dal momento che la condizione per la concessione del prefinanziamento è l’approvazione del Piano di Ripresa, e questo requisito è stato adempiuto. E’ chiaro che i piani di ripresa debbano coesistere con le diverse evoluzioni politiche negli stati membri. Ciò fa parte della realtà di un’Unione di 27 democrazie, ha dichiarato l vicepresidente della Commissione Europea, Valdis Dombrovskis.
I soldi saranno erogati a tranche, a seconda del raggiungimento di certi obiettivi che consentirebbero la modernizzazione tramite riforme e investimenti essenziali. L’eliminazione graduale della produzione di energia elettrica a base di carbone e l’utilizzo delle fonti rinnovabili, nonchè la realizzazione di investimenti e riforme per ristrutturare edifici, modernizzare ferrovie, gestire acqua e rifiuti, nonchè per lavori di imboschimento e rimboschimento, sono altrettante misure che la Romania di prefigge di applicare per raggiungere gli obiettivi climatici. In ugual misura, i fondi disponibili saranno destinati alla digitalizzazione dei servizi pubblici, ma anche al consolidamente delle resilienza nel sistema sanitario.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza della Romania include oltre 100 investimenti e 15 politiche pubbliche, con il maggiore stanziamento, per oltre 7,5 miliardi di euro, destinato ai trasporti. Il premier ad interim, Florin Cîţu, ha valutato che, tramite il Recovery Plan, la Romania beneficierà di una forte infusione di fondi europei, che le offrirà la chance di svilupparsi nei prossimi anni. L’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con 64 riforme e oltre 100 investimenti in tutti i settori, porterà massici investimenti nei settori trasporti, sanità e istruzione, afferma Florin Cîțu.