Energia: il Senato approva tetto massimo dei prezzi
Secondo un’ordinanza d’urgenza adottata ieri dal Senato, in Romania, i prezzi dell’energia elettrica e del gas naturale per i consumatori domestici saranno scontati fino a fine marzo. Senatori di tutti i gruppi parlamentari hanno deciso all’unanimità che, nel periodo di applicazione della legge, i prezzi dell’energia elettrica non potranno superare un leu per kilowatt, mentre quelli del gas naturale – 37 bani per kilowatt-ora. I consumatori domestici dovrebbero beneficiare anche di uno sconto sulla bolletta dell’energia elettrica di 29 bani per kilowatt-ora e su quella del gas di fino al 33% al mese. Gli utenti vulnerabili potranno rinviare, su richiesta, il pagamento delle bollette per sei mesi. Per le piccole e medie imprese, l’IVA è stata diminuita dal 19 al 5% e si è inoltre deciso che siano esentate dal pagamento dei certificati verdi e del contributo per la cogenerazione.
“Abbiamo aumentato il tasso di sconto dal 25 al 33%, ed è parecchio. Abbiamo aumentato anche il tetto massimo per le sovvenzioni concesse dallo stato, fino a 1.500 megawatt per l’energia elettrica e fino a 1.000 megawatt per il gas. È importante, secondo me, dare la possibilità al consumatore vulnerabile di rinviare fino a sei mesi il pagamento di queste bollette. Abbiamo stabilito tutti che è necessario imporre un tetto massimo dei prezzi. La differenza tra il valore fissato e i prezzi di riferimento è compensata e praticamente si arriva ai valori proposti dai nostri colleghi del PSD. Ovviamente, tutte le persone giuridiche potranno accedere a questo schema di sostegno”, spiega il senatore liberaleToma Petcu.
Il senatore del PSD Daniel Zamfir, sebbene abbia sostenuto la necessità di fissare un tetto massimo dei prezzi all’energia, è del parere che, nella sua forma attuale, l’atto normativo non sia applicabile. Ai dibattiti nella plenaria, egli ha precisato che le proposte legislative dei socialdemocratici, bocciante in precedenza tramite voto, avrebbero risolto meglio il problema dell’aumento dei prezzi dell’energia: “Avete scelto, per un incomprensibile orgoglio, di bocciare una buona iniziativa, la nostra, solo perché proposta dal PSD, non avevate più la forza di ammettere che lo sconto sarà molto difficile da applicare e che la gente non potrà arrivare a beneficiarne.”
In Romania si registra la maggiore crescita nell’UE dei prezzi dell’energia e del gas, ha aggiunto il senatore. Il prezzo del gas è aumentato del 344%, non bastava solo un semplice sconto e il fatto che tutti i partiti abbiano accettato la nostra iniziativa di imporre un tetto massimo è una cosa positiva, però siamo del parere che il livello di questi tetti sia alto e speriamo che la legge, una volta arrivata alla Camera dei Deputati, subisca modifiche per quanto riguarda questi tetti, ha aggiunto Daniel Zamfir. Il documento prevede anche una sovra-tassazione del profitto dei produttori di energia dell’80%, ma anche la fissazione al 5% dei costi di trasporto e distribuzione del profitto dei fornitori. Elaborato per rallentare l’impennata dei prezzi nel settore energia, l’atto normativo andrà alla Camera dei Deputati, per il voto finale.
Corina Cristea, 19.10.2021, 18:21
Secondo un’ordinanza d’urgenza adottata ieri dal Senato, in Romania, i prezzi dell’energia elettrica e del gas naturale per i consumatori domestici saranno scontati fino a fine marzo. Senatori di tutti i gruppi parlamentari hanno deciso all’unanimità che, nel periodo di applicazione della legge, i prezzi dell’energia elettrica non potranno superare un leu per kilowatt, mentre quelli del gas naturale – 37 bani per kilowatt-ora. I consumatori domestici dovrebbero beneficiare anche di uno sconto sulla bolletta dell’energia elettrica di 29 bani per kilowatt-ora e su quella del gas di fino al 33% al mese. Gli utenti vulnerabili potranno rinviare, su richiesta, il pagamento delle bollette per sei mesi. Per le piccole e medie imprese, l’IVA è stata diminuita dal 19 al 5% e si è inoltre deciso che siano esentate dal pagamento dei certificati verdi e del contributo per la cogenerazione.
“Abbiamo aumentato il tasso di sconto dal 25 al 33%, ed è parecchio. Abbiamo aumentato anche il tetto massimo per le sovvenzioni concesse dallo stato, fino a 1.500 megawatt per l’energia elettrica e fino a 1.000 megawatt per il gas. È importante, secondo me, dare la possibilità al consumatore vulnerabile di rinviare fino a sei mesi il pagamento di queste bollette. Abbiamo stabilito tutti che è necessario imporre un tetto massimo dei prezzi. La differenza tra il valore fissato e i prezzi di riferimento è compensata e praticamente si arriva ai valori proposti dai nostri colleghi del PSD. Ovviamente, tutte le persone giuridiche potranno accedere a questo schema di sostegno”, spiega il senatore liberaleToma Petcu.
Il senatore del PSD Daniel Zamfir, sebbene abbia sostenuto la necessità di fissare un tetto massimo dei prezzi all’energia, è del parere che, nella sua forma attuale, l’atto normativo non sia applicabile. Ai dibattiti nella plenaria, egli ha precisato che le proposte legislative dei socialdemocratici, bocciante in precedenza tramite voto, avrebbero risolto meglio il problema dell’aumento dei prezzi dell’energia: “Avete scelto, per un incomprensibile orgoglio, di bocciare una buona iniziativa, la nostra, solo perché proposta dal PSD, non avevate più la forza di ammettere che lo sconto sarà molto difficile da applicare e che la gente non potrà arrivare a beneficiarne.”
In Romania si registra la maggiore crescita nell’UE dei prezzi dell’energia e del gas, ha aggiunto il senatore. Il prezzo del gas è aumentato del 344%, non bastava solo un semplice sconto e il fatto che tutti i partiti abbiano accettato la nostra iniziativa di imporre un tetto massimo è una cosa positiva, però siamo del parere che il livello di questi tetti sia alto e speriamo che la legge, una volta arrivata alla Camera dei Deputati, subisca modifiche per quanto riguarda questi tetti, ha aggiunto Daniel Zamfir. Il documento prevede anche una sovra-tassazione del profitto dei produttori di energia dell’80%, ma anche la fissazione al 5% dei costi di trasporto e distribuzione del profitto dei fornitori. Elaborato per rallentare l’impennata dei prezzi nel settore energia, l’atto normativo andrà alla Camera dei Deputati, per il voto finale.