Politica: Governo proposto dall’USR
La direzione dell’USR (di centro-destra, terza forza politica nel Parlamento di Bucarest) ha approvato, domenica sera, la lista di ministri di un governo di minoranza e il programma di governo che il leader del partito, Dacian Cioloş, proporrà ai senatori e ai deputati. Una settimana fa, il capo dello stato, Klaus Iohannis, ha designato Cioloş candidato alla carica di premier, in seguito alle consultazioni con i partiti politici. L’USR, che si è ritirato dalla coalizione governativa di cui faceva parte assieme al PNL e all’UDMR accusando dissensi irrimediabili con il premier liberale Florin Cîțu, ulteriormente rimosso dalla carica tramite mozione di sfiducia, è stato l’unico partito a proporre un candidato al presidente. Dacian Cioloș andrà al Parlamento senza aver raggiunto una maggioranza, né assieme agli ex alleati, con i quali ha svolto negoziati, né assieme al PSD, che ha avviato la mozione, oppure assieme ai nazionalisti dell’AUR che l’hanno votata e con i quali non ha neanche discusso.
Il premier designato propone una squadra di cui fanno parte membri dell’USR con incarichi anche nel precedente esecutivo, tra cui Stelian Ion al Ministero della Giustizia, Ioana Mihăilă a quello della Salute, oppure Cătălin Drulă ai Trasporti, ma ovviamente anche nominativi nuovi. Stando a Cioloş, un governo monocolore dell’USR può essere una soluzione per uscire dall’attuale crisi politica e sanitaria, e il partito ha presentato un programma di governo contenente misure urgenti per contrastare la pandemia di COVID-19, fermare l’impennata dei prezzi all’energia, ma anche per offrire sostegno alle PMI. “Andiamo al Parlamento, perché solo così vedremo se c’è sostegno o meno a un programma volto a far uscire il Paese dalla crisi, un programma di cui la Romania ha bisogno. Io penso solamente a ciò che aspetta la gente, non a speculazioni o calcoli matematici”, afferma Dacian Cioloș.
Secondo le dichiarazioni degli altri partiti politici, però, è poco probabile che un simile governo riceva il voto di fiducia: il PNL e l’UDMR non desiderano riprendere la collaborazione con l’USR, in quanto l’ex partner di coalizione ha votato una mozione contro l’esecutivo di cui ha fatto parte. Il presidente del PNL, Florin Cîţu, affermava che il premier designato deve assumersi la responsabilità di creare una maggioranza assieme ai due partiti dell’opposizione con i quali ha tolto la fiducia al governo. Però, di recente, il PSD dichiarava che la decisione corretta è un governo di “specialisti apolitici”, che gestiscano la pandemia e l’economia fino all’organizzazione di elezioni anticipate. L’AUR affermava lunedì scorso che la designazione di Dacian Cioloş come primo-ministro “sembra solo un gioco politico”, nel contesto in cui “non esiste una maggioranza che lo sostenga”. L’USR ha 80 senatori e deputati, mentre per ottenere la fiducia del Parlamento il premier designato ha bisogno di almeno 234 voti a favore.
Eugen Coroianu, 18.10.2021, 13:22
La direzione dell’USR (di centro-destra, terza forza politica nel Parlamento di Bucarest) ha approvato, domenica sera, la lista di ministri di un governo di minoranza e il programma di governo che il leader del partito, Dacian Cioloş, proporrà ai senatori e ai deputati. Una settimana fa, il capo dello stato, Klaus Iohannis, ha designato Cioloş candidato alla carica di premier, in seguito alle consultazioni con i partiti politici. L’USR, che si è ritirato dalla coalizione governativa di cui faceva parte assieme al PNL e all’UDMR accusando dissensi irrimediabili con il premier liberale Florin Cîțu, ulteriormente rimosso dalla carica tramite mozione di sfiducia, è stato l’unico partito a proporre un candidato al presidente. Dacian Cioloș andrà al Parlamento senza aver raggiunto una maggioranza, né assieme agli ex alleati, con i quali ha svolto negoziati, né assieme al PSD, che ha avviato la mozione, oppure assieme ai nazionalisti dell’AUR che l’hanno votata e con i quali non ha neanche discusso.
Il premier designato propone una squadra di cui fanno parte membri dell’USR con incarichi anche nel precedente esecutivo, tra cui Stelian Ion al Ministero della Giustizia, Ioana Mihăilă a quello della Salute, oppure Cătălin Drulă ai Trasporti, ma ovviamente anche nominativi nuovi. Stando a Cioloş, un governo monocolore dell’USR può essere una soluzione per uscire dall’attuale crisi politica e sanitaria, e il partito ha presentato un programma di governo contenente misure urgenti per contrastare la pandemia di COVID-19, fermare l’impennata dei prezzi all’energia, ma anche per offrire sostegno alle PMI. “Andiamo al Parlamento, perché solo così vedremo se c’è sostegno o meno a un programma volto a far uscire il Paese dalla crisi, un programma di cui la Romania ha bisogno. Io penso solamente a ciò che aspetta la gente, non a speculazioni o calcoli matematici”, afferma Dacian Cioloș.
Secondo le dichiarazioni degli altri partiti politici, però, è poco probabile che un simile governo riceva il voto di fiducia: il PNL e l’UDMR non desiderano riprendere la collaborazione con l’USR, in quanto l’ex partner di coalizione ha votato una mozione contro l’esecutivo di cui ha fatto parte. Il presidente del PNL, Florin Cîţu, affermava che il premier designato deve assumersi la responsabilità di creare una maggioranza assieme ai due partiti dell’opposizione con i quali ha tolto la fiducia al governo. Però, di recente, il PSD dichiarava che la decisione corretta è un governo di “specialisti apolitici”, che gestiscano la pandemia e l’economia fino all’organizzazione di elezioni anticipate. L’AUR affermava lunedì scorso che la designazione di Dacian Cioloş come primo-ministro “sembra solo un gioco politico”, nel contesto in cui “non esiste una maggioranza che lo sostenga”. L’USR ha 80 senatori e deputati, mentre per ottenere la fiducia del Parlamento il premier designato ha bisogno di almeno 234 voti a favore.