Politica: Romania, Dacian Cioloș nominato a candidato premier
Al termine delle consultazioni-maratona svolte ieri con i partiti parlamentari, il presidente Klaus Iohannis ha proposto Dacian Cioloș, il leader dell’Unione Salvate Romania (centro-destra) come candidato all’incarico di primo ministro. Il governo di minoranza PNL-UDMR, guidato dal liberale Florin Cîţu, era stato sfiduciato la scorsa settimana. Lo stesso capo dello stato aveva criticato duramente l’USR nei giorni scorsi non solo per essersi ritirato dal governo formato insieme ai liberali e all’UDMR, ma anche per essersi alleato con le opposizioni PSD e AUR, votando la sfiducia al gabinetto Cîțu.
Roxana Vasile, 12.10.2021, 11:28
Al termine delle consultazioni-maratona svolte ieri con i partiti parlamentari, il presidente Klaus Iohannis ha proposto Dacian Cioloș, il leader dell’Unione Salvate Romania (centro-destra) come candidato all’incarico di primo ministro. Il governo di minoranza PNL-UDMR, guidato dal liberale Florin Cîţu, era stato sfiduciato la scorsa settimana. Lo stesso capo dello stato aveva criticato duramente l’USR nei giorni scorsi non solo per essersi ritirato dal governo formato insieme ai liberali e all’UDMR, ma anche per essersi alleato con le opposizioni PSD e AUR, votando la sfiducia al gabinetto Cîțu.
I partiti politici hanno portato vari approcci e proposte, presentati, d’altronde, dai loro esponenti all’opinione pubblica. Fra tutte queste proposte, mi sono fermato a quella che ho anche deciso di mettere in pratica, designando come candidato all’incarico di primo ministro il signor Dacian Cioloş, ha detto Klaus Iohannis al termine delle consultazioni.
A settembre, la decisione del premier Florin Cîțu di revocare il Guardasigilli dell’USR, ha determinato questo partito di ritirare tutti i ministri del governo e votare la sfiducia, accanto alle opposizioni. Però in tutto questo tempo, l’USR ha espresso la disponibilità a ritornare al governo, accanto ai liberali e all’Unione Democratica Magiari di Romania, ma di nessuna maniera con Florin Cîţu come premier.
Una volta nominato come candidato alla premiership, Dacian Cioloș ha annunciato che il suo partito, il terzo come numero di seggi al Parlamento, negozierà per formare una maggioranza, auspicabilmente con gli ex partner di governo.
Invece, almeno a livello di dichiarazioni, nè il PNL nè l’UDMR si affrettano a negoziare con l’USR. Il PNL manda Dacian Cioloș a trovarsi la maggioranza parlamentare con il PSD e l’AUR, insieme ai quali ha votato la sfiducia. Dal canto suo, l’UDMR afferma che l’USR deve chiarire per primo perchè ha rimosso il governo di cui ha fatto parte.
Dall’opposizione, i socialdemocratici valutano la decisione del capo dello stato di nominare Dacian Cioloș come un passo verso le elezioni anticipate, da loro auspicate, mentre i nazionalisti dell’AUR la vedono come un gioco politico, in mancanza di una maggioranza in grado di sostenerlo.
Ai sensi della Costituzione, il premier designato ha 10 giorni a disposizione per coagulare una maggioranza alla quale chiedere l’investitura in Parlamento. Se ci riuscisse, Dacian Cioloș – ex ministro, ex commissario europeo e fino a poco fa capogruppo Renew Europe al Parlamento Europeo, diventerebbe, per la seconda volta, primo ministro della Romania, incarico ricoperto anche tra novembre 2015 e gennaio 2017.