Coronavirus: Restrizioni differenziate in Romania
Nella seduta di ieri, il Governo di Bucarest ha deciso di istituire il coprifuoco notturno venerdì, sabato e domenica nelle località in cui l’indice di contagio dal SARS-CoV-2 supera i sei casi per mille, mentre finora la soglia era di quattro per mille. Nelle stesse località gli operatori economici avranno un orario di apertura dalle 5:00 alle 18:00. Esiste però un’eccezione. Le persone vaccinate si possono spostare fuori casa e nelle zone in cui l’incidenza supera i sei per mille abitanti, però devono esibire il green pass attestante la vaccinazione. L’Esecutivo romeno ha inoltre deciso che i minorenni con età inferiore ai 12 anni non avranno più bisogno del certificato verde per accedere all’interno degli spazi pubblici, mentre finora il limite di età era di 6 anni.
Il premier Florin Cîţu ha dichiarato che, a prescindere dalle restrizioni, la vaccinazione deve essere prioritaria per più romeni possibile: “L’unica soluzione per risolvere il problema della pandemia è la vaccinazione, il green pass. Quando appare una restrizione o un’altra misura, chiudiamo alle ore 20:00, ma la circolazione non risolve il problema della pandemia. L’unica soluzione è la vaccinazione ed è ciò che continuerò a dire tutte le volte: se vogliamo superare la pandemia, ci dobbiamo vaccinare, è semplice. Credo che una cosa ancora più importante sia che questo sforzo sia moltiplicato anche tramite la responsabilità di ognuno di noi.”
Florin Cîţu è del parere che la vaccinazione obbligatoria debba essere “l’ultima soluzione” per fermare la pandemia, dopo tutte le altre misure annunciate. Il premier afferma che, nel caso si arrivasse a una decisione del genere, andrebbe stabilito cosa succederà con le persone che, nonostante l’obbligo di vaccinarsi, si rifiutano di farlo. Il premier ha accennato anche alla possibilità che sia inoltrato al Parlamento un ddl sulla vaccinazione obbligatoria di solo alcune categorie di persone, tra cui il personale medico e il corpo docente.
Intanto, le autorità hanno annunciato il superamento della soglia di 10 milioni di dosi di siero somministrate in Romania dall’inizio della campagna vaccinale, il 27 dicembre 2020. Più di 5,4 milioni di persone sono state vaccinate finora, di cui 5,3 milioni completamente. La crescita dei contagi ha dato una spinta alla campagna vaccinale, per cui questa settimana, in un solo giorno, è stato inoculato un numero doppio di persone rispetto al precedente periodo, la maggior parte con la prima dose. Negli ultimi giorni si è registrata una crescita preoccupante dei contagi, ma anche del numero di decessi causati dal nuovo coronavirus. Le terapie intensive sono già piene in tutto il Paese, mentre tra i malati in condizioni gravi ci sono anche bambini in questa quarta ondata della pandemia. Il Comitato Nazionale per le Situazione di Emergenza ha annunciato che la Romania entra, da domenica, in zona gialla COVID in seguito alla crescita dell’incidenza dei casi di coronavirus.
Daniela Budu, 24.09.2021, 12:46
Nella seduta di ieri, il Governo di Bucarest ha deciso di istituire il coprifuoco notturno venerdì, sabato e domenica nelle località in cui l’indice di contagio dal SARS-CoV-2 supera i sei casi per mille, mentre finora la soglia era di quattro per mille. Nelle stesse località gli operatori economici avranno un orario di apertura dalle 5:00 alle 18:00. Esiste però un’eccezione. Le persone vaccinate si possono spostare fuori casa e nelle zone in cui l’incidenza supera i sei per mille abitanti, però devono esibire il green pass attestante la vaccinazione. L’Esecutivo romeno ha inoltre deciso che i minorenni con età inferiore ai 12 anni non avranno più bisogno del certificato verde per accedere all’interno degli spazi pubblici, mentre finora il limite di età era di 6 anni.
Il premier Florin Cîţu ha dichiarato che, a prescindere dalle restrizioni, la vaccinazione deve essere prioritaria per più romeni possibile: “L’unica soluzione per risolvere il problema della pandemia è la vaccinazione, il green pass. Quando appare una restrizione o un’altra misura, chiudiamo alle ore 20:00, ma la circolazione non risolve il problema della pandemia. L’unica soluzione è la vaccinazione ed è ciò che continuerò a dire tutte le volte: se vogliamo superare la pandemia, ci dobbiamo vaccinare, è semplice. Credo che una cosa ancora più importante sia che questo sforzo sia moltiplicato anche tramite la responsabilità di ognuno di noi.”
Florin Cîţu è del parere che la vaccinazione obbligatoria debba essere “l’ultima soluzione” per fermare la pandemia, dopo tutte le altre misure annunciate. Il premier afferma che, nel caso si arrivasse a una decisione del genere, andrebbe stabilito cosa succederà con le persone che, nonostante l’obbligo di vaccinarsi, si rifiutano di farlo. Il premier ha accennato anche alla possibilità che sia inoltrato al Parlamento un ddl sulla vaccinazione obbligatoria di solo alcune categorie di persone, tra cui il personale medico e il corpo docente.
Intanto, le autorità hanno annunciato il superamento della soglia di 10 milioni di dosi di siero somministrate in Romania dall’inizio della campagna vaccinale, il 27 dicembre 2020. Più di 5,4 milioni di persone sono state vaccinate finora, di cui 5,3 milioni completamente. La crescita dei contagi ha dato una spinta alla campagna vaccinale, per cui questa settimana, in un solo giorno, è stato inoculato un numero doppio di persone rispetto al precedente periodo, la maggior parte con la prima dose. Negli ultimi giorni si è registrata una crescita preoccupante dei contagi, ma anche del numero di decessi causati dal nuovo coronavirus. Le terapie intensive sono già piene in tutto il Paese, mentre tra i malati in condizioni gravi ci sono anche bambini in questa quarta ondata della pandemia. Il Comitato Nazionale per le Situazione di Emergenza ha annunciato che la Romania entra, da domenica, in zona gialla COVID in seguito alla crescita dell’incidenza dei casi di coronavirus.