Energia: Romania, preoccupazioni per impennata prezzi
Il Parlamento romeno ha istituito una commissione d’inchiesta sulle crescite significative dei prezzi dei gas e dell’energia elettrica. Ulteriormente, si è constatato che queste crescite rispettano le tendenze a livello europeo. I prezzi dell’energia sul mercato europeo hanno toccato livelli da record, stimolati dalle quotazioni del gas naturale e dai prezzi dei certificati verdi. Un altro problema energetico europeo è rappresentato dalle incertezze sulle importazioni di gas dalla Russia, nel contesto in cui le scorte di gas europee sono solo al 70% della capacità.
Ştefan Stoica, 16.09.2021, 11:03
Il Parlamento romeno ha istituito una commissione d’inchiesta sulle crescite significative dei prezzi dei gas e dell’energia elettrica. Ulteriormente, si è constatato che queste crescite rispettano le tendenze a livello europeo. I prezzi dell’energia sul mercato europeo hanno toccato livelli da record, stimolati dalle quotazioni del gas naturale e dai prezzi dei certificati verdi. Un altro problema energetico europeo è rappresentato dalle incertezze sulle importazioni di gas dalla Russia, nel contesto in cui le scorte di gas europee sono solo al 70% della capacità.
Il vicepresidente della Commissione Europea, Frans Timmermans, valutava che i prezzi da record dell’energia elettrica registrati nei Paesi membri sono la prova che l’Unione deve rinunciare ai combustibili fossili e accelerare la trasizione verso l’energia verde. Timmermans notava, d’altra parte, che nonostante la crescita significativa dei prezzi dei combustibili fossili, i costi della produzione di energia da fonti rinnovabili sono rimasti bassi e stabili. Stati europei come Italia, Spagna o Grecia hanno reagito all’impennata dei prezzi dell’energia convenzionale e hanno annunciato misure di sostegno, affinchè i consumatori si permettano di pagare le bollette.
Anche in Romania, il Governo intende sostenere i consumatori domestici affinchè possano pagare le bollette dell’energia elettrica e del gas. Secondo il progetto di un’ordinanza d’urgenza presa in esame ieri in prima lettura, lo Stato dovrebbe coprire con 18 bani (3,6 eurocentesimi) per KWh il costo dell’energia elettrica e il 25% della bolletta del gas. I beneficiari di questa copertura parziale delle bollette del gas e dell’energia elettrica sarebbero le famiglie che consumano tra 30 e 200 KW al mese e tra 100 e 1.200 mc di gas naturale all’anno. Per l’energia elettrica si prende in calcolo un prezzo medio di 82 bani (16 eurocentesimi) per KW, e per ogni 100 KW la bolletta calerà di 18 lei (circa 3,6 euro). Il Governo ha analizzato anche la possibilità di imporre un tetto di prezzo per il gas naturale. Il premier romeno Florin Cîţu ha affermato che ciò non deve intaccare gli investimenti nell’economia e che la misura comporta discussioni con il Consiglio della Concorrenza e la Commissione Europea. Il ministro dell’Energia, Virgil Popescu, ritiene il tetto di prezzo come un disincentivo per gli investimenti stranieri in Romania nella produzione di energia elettrica e nell’estrazione di gas naturale, in quanto le rispettive compagnie saprebbero di non poter vendere al prezzo di mercato.
Dall’opposizione, il Partito Socialdemocratico ha annunciato di inoltrare nel successivo periodo un ddl su un tetto di prezzo per l’energia elettrica e i gas naturali per i consumatori domestici, come soluzione temporanea. Il vicepresidente del PSD, Mihai Tudose, ha criticato il governo di centrodestra per aver liberalizzato il mercato dell’energia nel pessimo momento possibile, in cui la produzione è molto al di sotto del potenziale.