Musica: Festival Internazionale George Enescu 2021 in Romania
Il 28 agosto, un giorno prima che calasse il sipario sul Festival Internazionale di Teatro di Sibiu, il più grande evento dedicato alle arti dello spettacolo in Romania, a Bucarest prendeva il via il Festival Internazionale di musica classica George Enescu. L’edizione 2021, la 25/a dalla sua creazione nel 1958, celebra il 140/o anniversario della nascita del grande compositore romeno. Anche quest’anno la direzione artistica del festival è stata assunta dal direttore d’orchestra Vladimir Jurowski. In questa edizione anniversaria, abbiamo accanto a noi i più importanti musicisti del momento nel mondo, e promuoviamo l’idea delle culture europee unite, ha detto Jurowski.
Bogdan Matei, 30.08.2021, 10:34
Il 28 agosto, un giorno prima che calasse il sipario sul Festival Internazionale di Teatro di Sibiu, il più grande evento dedicato alle arti dello spettacolo in Romania, a Bucarest prendeva il via il Festival Internazionale di musica classica George Enescu. L’edizione 2021, la 25/a dalla sua creazione nel 1958, celebra il 140/o anniversario della nascita del grande compositore romeno. Anche quest’anno la direzione artistica del festival è stata assunta dal direttore d’orchestra Vladimir Jurowski. In questa edizione anniversaria, abbiamo accanto a noi i più importanti musicisti del momento nel mondo, e promuoviamo l’idea delle culture europee unite, ha detto Jurowski.
Il festival riunisce 3.500 artisti romeni e stranieri. Fino al 26 settembre, sui palcoscenici saliranno 32 orchetre di 14 Paesi. Oltre alla Capitale, i concerti si terranno anche a Sibiu (centro), Timişoara (ovest), Iaşi (est) e Costanza (sud-est) e altre grandi città del Paese. Il direttore esecutivo del Festival, Mihai Contantinescu, annuncia che si tratta dei concerti delle grandi orchestre che ci visitano quest’anno: sei orchestre britanniche, due tedesche, due francesi, due olandesi, due italiane, accanto ad altre ensemble presenti per la prima volta al festival, come quelle di Croazia e Grecia, ha detto Mihai Contantinescu, aggiungendo che, accanto ai nomi internazionali, il pubblico vedrà anche tantissimi artisti romeni e le migliori orchestre del Paese.
La Romania culturale sta tornando alla vita normale, dice il premier Florin Cîţu. E’ un orgoglio poter ospitare anche quest’anno il Festival Internazionale George Enescu, e sono lieto che nell’intero Paese vengono organizzati degli eventi culturali, ha scrito il primo ministro su Facebook, esprimendo il suo apprezzamento agli organizzatori per aver trovato le migliori soluzioni per offrire questi regali artistici sia al pubblico presente nelle sale che agli spettatori virtuali.
La 25/a edizione del Festival Internazionale George Enescu ci avvicina di un passo alla società con la quale eravamo abituati e di cui siamo stati privati, una società delle sale spettacoli e concerti piene, una società del ripristino della fiducia di stare insieme per celebrare l’eccellenza. La realtà recente ci ha fatto apprezzare molto di più tutto quanto ci circonda, goderci ogni suono, sentire la nostalgia romena per le tradizioni e le usanze che definiscono la nostra identità nazionale, afferma, a sua volta, il ministro della Cultura, Bogdan Gheorghiu.
Come per ogni edizione, tramite i suoi ensemble musicali e tecnici del suono, Radio Romania è coproduttore del Festival, insieme alla Televisione pubblica.