Covid-19: certificato digitale e viaggi nell’UE
Dal 13 agosto, per entrare in un Paese dell’UE, solo i certificati digitali saranno riconosciuti come documenti attestanti la vaccinazione, il superamento della malattia e il risultato negativo di un tampone. Contenenti un codice QR, i green pass attestano che il possessore è vaccinato con uno dei vaccini riconosciuti dall’UE, o che ha superato la malattia negli ultimi sei mesi, oppure che è in possesso di un risultato negativo al tampone fatto nelle ultime 72 ore. “Nessun altro documento permetterà di attraversare i confini interni dell’Unione oppure l’ingresso in uno stato membro dell’Unione senza osservare le condizioni di quarantena previste dalla legislazione di questi stati. Però per attraversare i confini senza stare in quarantena è necessario questo documento unico, utilizzato da tutti gli strati membri, avendo le stesse caratteristiche e che i romeni possono scaricare dal sito vaccinare-covid.gov.ro”, ha precisato a una emittente televisiva privata, Andrei Ţărnea, direttore del Dipartimento comunicazione e diplomazia pubblica del Ministero degli Esteri.
I nuovi provvedimenti si ritrovano nel Regolamento europeo sui certificati digitali volti a facilitare la libera circolazione durante la pandemia e sono validi solo per attraversare i confini di stato, non per le attività svolte sul territorio nazionale della Romania, ha precisato il Gruppo di Comunicazione Strategica di Bucarest. L’Associazione Nazionale delle Agenzie di Turismo (ANAT) sottolinea, a suo turno, che l’obbligo di esibire il certificato digitale si riferisce solo ai Paesi che chiedevano documenti di questo tipo, come la dichiarazione di vaccinazione, test o la prova dell’immunizzazione, nonché al rientro in Romania da stati che si trovano in zona gialla o rossa. I turisti che tornano da un Paese in zona verde non devono esibire il certificato digitale e nemmeno stare in quarantena, precisa ancora l’associazione. Il certificato digitale ha alla base un sistema unitario che garantisce l’autenticità dei vaccini o dei test, per evitare la loro falsificazione e raccomandiamo che sia scaricato, è molto facile, ha spiegato il presidente dell’ANAT, Dumitru Luca.
Ci sono luoghi in cui il green pass è utile anche in altre circostanze, oltre che per il semplice passaggio di confini. Ci sono linee aeree che sollecitano l’esibizione del certificato prima dell’imbarco, ad esempio. In Francia, il documento viene richiesto anche quando si sale su un treno, oppure si entra in un ristorante o si va al museo. La stessa situazione si ritrova anche in Italia, mentre in Grecia il certificato digitale viene sollecitato anche all’imbarco sul traghetto. Al polo opposto, la Bulgaria non chiede il certificato digitale neanche alla frontiera. A Bucarest, dopo l’ultimo aggiornamento della lista dei Paesi a rischio epidemiologico, sono entrati in zona rossa la Turchia, Israele e gli Stati Uniti, dove c’erano già anche la Spagna, la Grecia e la Gran Bretagna. Invece, Olanda e Malta sono passate dalla zona rossa a quella gialla in seguito al calo dei contagi. La nuova lista entra in vigore alla metà di questo mese.
Corina Cristea, 13.08.2021, 13:48
Dal 13 agosto, per entrare in un Paese dell’UE, solo i certificati digitali saranno riconosciuti come documenti attestanti la vaccinazione, il superamento della malattia e il risultato negativo di un tampone. Contenenti un codice QR, i green pass attestano che il possessore è vaccinato con uno dei vaccini riconosciuti dall’UE, o che ha superato la malattia negli ultimi sei mesi, oppure che è in possesso di un risultato negativo al tampone fatto nelle ultime 72 ore. “Nessun altro documento permetterà di attraversare i confini interni dell’Unione oppure l’ingresso in uno stato membro dell’Unione senza osservare le condizioni di quarantena previste dalla legislazione di questi stati. Però per attraversare i confini senza stare in quarantena è necessario questo documento unico, utilizzato da tutti gli strati membri, avendo le stesse caratteristiche e che i romeni possono scaricare dal sito vaccinare-covid.gov.ro”, ha precisato a una emittente televisiva privata, Andrei Ţărnea, direttore del Dipartimento comunicazione e diplomazia pubblica del Ministero degli Esteri.
I nuovi provvedimenti si ritrovano nel Regolamento europeo sui certificati digitali volti a facilitare la libera circolazione durante la pandemia e sono validi solo per attraversare i confini di stato, non per le attività svolte sul territorio nazionale della Romania, ha precisato il Gruppo di Comunicazione Strategica di Bucarest. L’Associazione Nazionale delle Agenzie di Turismo (ANAT) sottolinea, a suo turno, che l’obbligo di esibire il certificato digitale si riferisce solo ai Paesi che chiedevano documenti di questo tipo, come la dichiarazione di vaccinazione, test o la prova dell’immunizzazione, nonché al rientro in Romania da stati che si trovano in zona gialla o rossa. I turisti che tornano da un Paese in zona verde non devono esibire il certificato digitale e nemmeno stare in quarantena, precisa ancora l’associazione. Il certificato digitale ha alla base un sistema unitario che garantisce l’autenticità dei vaccini o dei test, per evitare la loro falsificazione e raccomandiamo che sia scaricato, è molto facile, ha spiegato il presidente dell’ANAT, Dumitru Luca.
Ci sono luoghi in cui il green pass è utile anche in altre circostanze, oltre che per il semplice passaggio di confini. Ci sono linee aeree che sollecitano l’esibizione del certificato prima dell’imbarco, ad esempio. In Francia, il documento viene richiesto anche quando si sale su un treno, oppure si entra in un ristorante o si va al museo. La stessa situazione si ritrova anche in Italia, mentre in Grecia il certificato digitale viene sollecitato anche all’imbarco sul traghetto. Al polo opposto, la Bulgaria non chiede il certificato digitale neanche alla frontiera. A Bucarest, dopo l’ultimo aggiornamento della lista dei Paesi a rischio epidemiologico, sono entrati in zona rossa la Turchia, Israele e gli Stati Uniti, dove c’erano già anche la Spagna, la Grecia e la Gran Bretagna. Invece, Olanda e Malta sono passate dalla zona rossa a quella gialla in seguito al calo dei contagi. La nuova lista entra in vigore alla metà di questo mese.