Covid-19: Romania, accelerare campagna vaccinale in ambienti rurali
Mentre nel Paese continuano ad arrivare nuove consegne di vaccini anti-Covid, la campagna di immunizzazione della popolazione sembra rallentare e gli obiettivi che le autorità si sono prefissi non sono stati raggiunti. Dallinizio della campagna nazionale, alla fine dello scorso dicembre, in Romania sono arrivati oltre 9 milioni di dosi di vaccino prodotte dalla compagnia Pfizer, cui si aggiungono sieri prodotti da AstraZeneca, Moderna e Johnson&Johnson. Il numero totale delle persone vaccine con una dose o con entrambe è arrivato a circa 4,5 milioni, meno di 5 milioni come anticipava il premier Florin Cîțu per linizio di questo mese.
Roxana Vasile, 07.06.2021, 12:37
Mentre nel Paese continuano ad arrivare nuove consegne di vaccini anti-Covid, la campagna di immunizzazione della popolazione sembra rallentare e gli obiettivi che le autorità si sono prefissi non sono stati raggiunti. Dallinizio della campagna nazionale, alla fine dello scorso dicembre, in Romania sono arrivati oltre 9 milioni di dosi di vaccino prodotte dalla compagnia Pfizer, cui si aggiungono sieri prodotti da AstraZeneca, Moderna e Johnson&Johnson. Il numero totale delle persone vaccine con una dose o con entrambe è arrivato a circa 4,5 milioni, meno di 5 milioni come anticipava il premier Florin Cîțu per linizio di questo mese.
Perciò, durante una visita al centro di vaccinazione in modalità drive-through di Baia Mare (nord), il capo del Governo ha dichiarato che, adesso, la campagna vaccinale anti-Covid-19 deve entrare in una nuova fase in cui il siero arrivi quanto più vicino alle persone per le quali laccesso è più difficile, soprattutto nei villaggi. In tal senso, il premier Cîţu ha esortato nuovamente al coinvolgimento dei leader delle piccole comunità: Ho incontrato giovani con età inferiori ai 18 anni, ed è un segnale importante, ma dobbiamo capire tutti che quello che potevamo fare con le nostre risorse abbiamo già fatto. Ora per portare la campagna vaccinale in campagna cè bisogno del sostegno delle autorità locali – del presidente del Consiglio Provinciale, del prefetto, dei sindaci, ma anche dei leader di opinione – e mi riferisco a preti, medici, persino ai poliziotti delle varie zone. Cioè tutti si devono impegnare e portare la campagna vaccinale quanto più vicino alla gente. Confido che proporranno soluzioni innovative, atte a convincere la gente che la vaccinazione è lunica soluzione per tornare alla normalità e alla vita di prima della pandemia.
Dal canto suo, la ministra della Salute, Ioana Mihăilă, ha promesso che ogni fine settimana andrà nel Paese per incoraggiare il processo di vaccinazione. Sarà raggiunto il target di 10 milioni di vaccinati entro settembre? La ministra ha precisato che la cosa più importante è che ci siano più persone vaccinate in modo da tenere sotto controllo lincidenza dei contagi. Stando a Ioana Mihăilă, per il momento la campagna punta sulla vaccinazione della popolazione a rischio, cioè gli anziani e le persone affette anche da altre malattie, cui si aggiungono gli adulti, che sono i più esposti agli effetti secondari del contagio da Covid-19 e i ragazzi con età comprese tra i 12 e i 15 anni, che trasmettono più facilmente la malattia.