Sondaggio: i romeni nell’ultimo Eurobarometro
Pessimismo, scetticismo o almeno prudenza – è lo stato d’animo che domina, in ugual misura, la Romania e il resto del continente, in un momento in cui la pandemia di COVID-19 sembra rallentare. Più di tre quarti dei romeni, cioè il 76%, considerano che la pandemia abbia o avrà impatto sulla loro situazione finanziaria personale, mentre la media nell’UE ammonta al 57%. Lo rileva il più recente Eurobarometro, commissionato dal Legislativo comunitario e reso pubblico ieri. Nel sondaggio sono state intervistate quasi 27 mila persone dei 27 stati membri dell’UE. Stando agli specialisti, il sondaggio, eseguito nel periodo marzo-aprile, rileva l’impatto sempre più forte della pandemia sulla vita personale e sulla situazione finanziaria dei cittadini europei.
Bogdan Matei, 04.06.2021, 12:32
Secondo l’Eurobarometro, nonostante l’impatto finanziario della pandemia, la maggior parte degli intervistati (il 58% nell’intera Unione, il 45% in Romania) considera che i benefici per la salute delle restrizioni imposte nei loro Paesi siano maggiori degli effetti economici negativi che avrebbero potuto generare. È l’opinione dominante nella maggior parte dei Paesi e suggerisce un cambiamento di atteggiamento rispetto alla seconda metà del 2020, quando la maggior parte dei cittadini considerava più importanti gli effetti economici. Quasi la metà dei cittadini (il 48% nell’Unione, il 41% in Romania) conoscono le misure adottate a Bruxelles per contrastare la pandemia, però solo il 48% degli europei e il 52% dei romeni affermano di esserne contenti.
Il sondaggio rileva anche un ampio consenso sull’opinione che sia meglio che nel caso di sfide globali, come la pandemia di COVID-19, ci sia un approccio congiunto a livello dell’Unione. D’altronde, lo scorso mese, un altro sondaggio rilevava che l’Unione Europea ispira ai cittadini dell’UE maggiore fiducia dei propri governi nazionali. Realizzata da Eurofound, un’agenzia dell’Unione con missione sociale, la ricerca sociologica nota che, con l’unica notevole eccezione della Danimarca, in 26 sui 27 stati membri dell’Unione la popolazione ha meno fiducia nel governo rispetto al momento in cui è stata istituita la quarantena anti-epidemia. La fiducia è calata notevolmente in Bulgaria, Croazia, Rep. Ceca, Cipro, Grecia e Polonia. Le persone intervistate in Francia, Ungheria, Malta, Portogallo, Romania e Spagna affermano di fidarsi adesso di più dell’Unione Europea rispetto a 14 mesi fa, quand’è scoppiata la pandemia. In Germania, invece, notano gli autori della ricerca, la tendenza è contraria. Gli autori dello studio ammoniscono che l’aumento delle iniquità economiche e sociali rischiano di creare frustrazione politica e sollecitano misure di sostegno in più per i cittadini europei.