5G: Romania, via libera al ddl dalla Camera dei Deputati
Via libera dalla Camera dei Deputati del Parlamento di Bucarest al ddl sulle misure riguardanti le infrastrutture informatiche e di comunicazioni di interesse nazionale e le condizioni per l’implementazione delle reti 5G. La normativa interessa l’autorizzazione dei produttori di tecnologie, equipaggiamenti e programmi software al fine di prevenire ed eliminare i rischi, le minacce e le vulnerabilità alla sicurezza nazionale e alla difesa del Paese. Di conseguenza, l’uso di queste tecnologie da parte dei fornitori di reti e servizi di comunicazione elettronica è condizionato da un’autorizzazione ottenuta dai produttori, che viene rilasciata tramite decisione del primo ministro, in base all’assenso del Consiglio Supremo di Difesa del Paese.
Eugen Coroianu, 20.05.2021, 12:16
Via libera dalla Camera dei Deputati del Parlamento di Bucarest al ddl sulle misure riguardanti le infrastrutture informatiche e di comunicazioni di interesse nazionale e le condizioni per l’implementazione delle reti 5G. La normativa interessa l’autorizzazione dei produttori di tecnologie, equipaggiamenti e programmi software al fine di prevenire ed eliminare i rischi, le minacce e le vulnerabilità alla sicurezza nazionale e alla difesa del Paese. Di conseguenza, l’uso di queste tecnologie da parte dei fornitori di reti e servizi di comunicazione elettronica è condizionato da un’autorizzazione ottenuta dai produttori, che viene rilasciata tramite decisione del primo ministro, in base all’assenso del Consiglio Supremo di Difesa del Paese.
L’uso di tecnologie, equipaggiamenti e software nelle reti 5G rese disponibili dai produttori che non hanno ottenuto l’autorizzazione decisa per legge, viene sanzionato con una multa compresa tra l’1% e il 5% del fatturato. Nel ddl si precisa che l’assenso del Consiglio Supremo di Difesa terrà presenti gli impegni assunti dallo Stato romeno con l’Unione Europea e i partner strategici, e i vecchi equipaggiamenti e soft di un produttore che non ottiene l’autorizzazione potranno essere utilizzati per soli cinque anni ancora.
Il deputato USR-PLUS Radu Miruţă ha spiegato che, nonostante tutte le pressioni, la Romania sceglie la strada giusta, volta a proteggere i dati dei cittadini e la sicurezza dello Stato. Da parte sua, il liberale Pavel Popescu ha definito la normativa come una legge storica per la Romania. I socialdemocratici hanno detto che i provvedimenti del ddl corrispondono al Memorandum 5G firmato nel 2019 dai Governi di Romania e USA. La legge oltrepassa il problema delle comunicazioni, in quanto è una questione di sicurezza nazionale, ha detto il deputato PSD Sorin Grindeanu. I deputati AUR si sono astenuti al voto. Iniziato dal Governo, il ddl è stato adottato in questa forma e passa ora dalla Camera al Senato, che ha il ruolo decisionale.
In Romania, le entrate alle casse dello stato derivanti dalla vendita dell’intero spettro di frequenze 5G potrebbe superare i 3,6 miliardi di lei (720 milioni di euro), secondo gli specialisti citati dall’Agerpres. La tecnologia 5G offre velocità superiori al 4G, un accesso più rapido ai contenuti e la capacità di trasmettere senza fluttuazioni milioni di dati. L’adozione del ddl avviene nel contesto in cui Huawei, il più grande produttore del mondo nel settore, è stata contestata negli Stati Uniti, che hanno invocato il rischio di spionaggio a favore del governo cinese, accuse negate dalla compagnia. Nel 2019, Washington ha incluso Huawei su una lista nera, accanto ad altre aziende cinesi, chiedendo alle compagnie americane di trovare altri fornitori per gli equipaggiamenti di telecomunicazioni.