Recovery: Romania, aggiustamenti al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Il premier Florin Cîţu ha sollecitato ai ministri di ultimare le proposte per il documento in vista delle discussioni che svolgerà la settimana prossima a Bruxelles con i rappresentanti della Commissione Europea. Il primo ministro ha spiegato che, su raccomandazione della CE, il budget del PNRR è stato aggiustato da 42 miliardi di euro a circa 29 miliardi di euro, dopo la riduzione dei fondi per tutti i capitoli. Di recente, il premier ha assicurato che il piano romeno assorbirà tutti i fondi europei disponibili per il nostro Paese.
Daniela Budu, 06.05.2021, 12:01
E’ l’ora di premere sull’acceleratore. Abbiamo alcuni dettagli da sistemare. Sono sicuro che avremo un PNRR capace di rappresentare gli interessi della Romania di svilupparsi nel successivo periodo e, naturalmente, li vedremo. I colloqui sono in corso, ma sono certo che avremo un buon PNRR, tramite cui attireremo tutti i fondi stanziati alla Romania, ha detto Florin Cîţu.
L’aggiustamento del piano ha comportato la revisione degli stanziamenti anche per il progetto Romania istruita, cosicchè al campo educativo andranno 3,7 miliardi di euro, una somma di gran lunga superiore alla media europea, ha spiegato il ministro degli Investimenti e dei progetti europei, Cristian Ghinea.
In base alla raccomandazione del Parlamento Europeo, che ho assunto, ho detto sin dall’inizio che l’istruzione è una priorità. Lo stanziamento iniziale prevedeva 4 miliardi e ora ce ne sono 3,7 miliardi. In questo momento, il 12% del PNRR della Romania è destinato all’istruzione, una percentuale superiore alla media comunitaria e persino a quanto raccomandato dal Parlamento Europeo, ha detto il ministro.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza può aiutare il budget pubblico ad equilibrarsi verso un deficit intorno al 3% del PIL nel 2024, sostenendo la domanda e l’offerta interna, secondo quanto indica il rapporto di analisi della convergenza Romania – Eurozona – Monitor pubblicato sul sito della Banca Centrale di Bucarest. Il documento indica che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e i fondi europei (il Quadro finanziario pluriennale) svolgono un eccezionale ruolo per la Romania, (…) aiutano la correzione del deficit di bilancio, sono in grado di attenuare l’impatto contrazionista e, tramite riforme strutturali e investimenti pubblici di qualità, di influire in maniera positiva sull’evoluzione del PIL a medio termine.
Nella sua riunione di martedì, il Governo di Bucarest ha dato il via libera al Programma di Convergenza della Romania, che contiene le riforme assunte dall’Esecutivo in vari settori: sistema pensionistico, retribuzione, compagnie statali o pubblica amministrazione.