Scuole: Romania, ritorno in aula con due scenari
Gli alunni romeni sono tornati oggi in classe dopo una vacanza primaverile prolungata a quattro settimane. Riprendono le lezioni in presenza le scuole elementari, gli asili d’infanzia e, nei comuni che registrano un tasso di contagio inferiore a 1 per ogni mille abitanti, anche gli studenti delle medie inferiori e superiori. I più recenti dati ufficiali indicano oltre 1.800 località romene in verde, con meno di un caso per mille. Nelle altre circa 1.400 località, in cui si osserva un tasso più alto, gli alunni delle scuole medie inferiori e superiori sono tornati in dad. I ragazzi dell’ottava classe, che sosterranno quest’anno gli esami di ammissione al liceo, come anche i maturandi, torneranno in aula dal 10 maggio. Intanto, le valutazioni nazionali per la seconda, quarta e sesta classe si terranno sempre questo mese.
Daniela Budu, 05.05.2021, 11:46
Gli alunni romeni sono tornati oggi in classe dopo una vacanza primaverile prolungata a quattro settimane. Riprendono le lezioni in presenza le scuole elementari, gli asili d’infanzia e, nei comuni che registrano un tasso di contagio inferiore a 1 per ogni mille abitanti, anche gli studenti delle medie inferiori e superiori. I più recenti dati ufficiali indicano oltre 1.800 località romene in verde, con meno di un caso per mille. Nelle altre circa 1.400 località, in cui si osserva un tasso più alto, gli alunni delle scuole medie inferiori e superiori sono tornati in dad. I ragazzi dell’ottava classe, che sosterranno quest’anno gli esami di ammissione al liceo, come anche i maturandi, torneranno in aula dal 10 maggio. Intanto, le valutazioni nazionali per la seconda, quarta e sesta classe si terranno sempre questo mese.
Il ministro dell’Istruzione, Sorin Cîmpeanu, ha spiegato quali sono i due scenari che saranno applicati entro la fine dell’anno scolastico. Torneranno in aula assolutamente tutti gli alunni delle elementari, compresi la classe preparatoria e gli asili d’infanzia. Si tratta di oltre 1.400.000 bambini. Vi si aggiungono gli oltre 27.000 allievi delle 185 scuole speciali. Purtroppo, per ora, gli alunni della V, VI, VII, IX, X e XI non potranno andare a scuola in presenza nelle località che superano un contagio per ogni mille abitanti. Loro proseguiranno le lezioni online finchè il tasso e la campagna vaccinale renderanno possibile la presenza, ha detto il ministro. In questo contesto epidemiologico, sia gli alunni che il personale scolastico dovranno rispettare le misure sanitarie imposte dalla pandemia, indossare la mascherina e mantenere il distanziamento.
In un’intervista a Radio Romania, Sorin Cîmpeanu ha espresso la convizione che le regole protettive sono rispettate nelle scuole più rigorosamente rispetto ad altri posti, e la ripresa della didattica in presenza è essenziale per lo sviluppo dei bambini. Il ritorno alla scuola in presenza è un passo essenziale per ritornare alla normalità e preparare le future generazioni. Le perdite registrate durante la crisi sono state elevate ed elevatissime. E non si tratta solo di perdite sotto profilo educativo, ma anche psicologico, emozionale, sociale, con problemi di deficit di attenzione, disagi comportamentali gravi tra gli alunni, ma anche tra i colleghi insegnanti. Il ritorno alla scuola in presenza è essenziale, ha detto il ministro. Sorin Cîmpeanu ha inoltre precisato che finora sono stati vaccinati quasi 155.000 di dipendenti del sistema educativo romeno, ossia la metà del totale.