Vaccino: Romania, più somministrazioni per allentare restrizioni d’estate
Un anno addietro, ovunque nel mondo, fatta eccezione per i Paesi guidati da leader vocali e altrettanto irresponsabili, le restrizioni sono diventate la nuova normalità. Accompagnate da misure sanitarie drastiche e dallo sforzo delle autorità di convincere la popolazione dell’obbligo di rispettarle, le restrizioni hanno rappresentato la modalità per contenere i contagi, i decessi e il colasso dei sistemi sanitari. Il cambiamento radicale avvenuto negli ultimi quasi sei mesi con l’apparizione dei vaccini è visto come la chance di rispristinare la vita di prima.
Ştefan Stoica, 05.05.2021, 11:37
L’arringa a favore della vaccinazione è anche in Romania un’arringa per una vita normale ed è diventata il tema ricorrente dei messaggi pubblici lanciati dalle autorità. L’allentamento delle misure anti-Covid fino alla revoca dell’uso obbligatorio della mascherina all’aperto, ma non prima di agosto, dipende dal tasso di vaccinazione, ha dichiarato il premier Florin Cîţu. Il primo ministro ha ricordato il target di 5 milioni di persone vaccinate entro il 1 giugno, quando una parte delle restrizioni verranno revocate se andrà tutto bene. Si discuterà anche di un allentamento delle restrizioni nel settore turistico e nell’industria alberghiera-ristorazione durante la stagione estiva, a seconda del ritmo delle somministrazioni, e i principali beneficiari saranno i romeni immunizzati.
E’ chiaro che si può parlare di andare senza mascherina in spiaggia, ad esempio, o in una gita in montagna. Ma possiamo ugualmente parlare di facilità per le persone vaccinate. Ad esempio, i ristoranti potranno raggiungere una capienza del 100%, accogliendo all’interno persone immunizzate. La stessa capienza del 100% con gente vaccinata vale per gli alberghi sul litorale. Poi, si può parlare anche di eventi privati aperti solamente alle persone vaccinate. Avremo tutti questi eventi-pilota a Bucarest e Cluj, e sono sicuro che i risultati saranno buoni, ha detto il premier Florin Cîţu.
Le autorità di Bucarest stanno lavorando ad una strategia relativa alla somministrazione dei vaccini ai bambini tra i 12 e i 15 anni, una volta autorizzato il siero Pfizer per questa fascia di età. Il primo target di immunizzazione per gli adulti – 5 milioni entro il 1 giugno – è possibile, ritiene il responsabile della campagna vaccinale, il medico militare Valeriu Gheorghiţă. La sua arringa per l’immunizzazione è raddoppiata da un appello alla prudenza.
E’ importante che qualsiasi misura di allenamento sia accompagnata da una strettissima sorveglianza epidemiologica, un monitoraggio di almeno due settimane, per evidenziare l’eventuale impatto, e quindi sarà possibile allentare progressivamente anche altre misure. Perciò, è importante l’inoculazione di un numero quanto più elevato di persone, dal momento che una persona vaccinata è molto meglio protetta, ha detto Valeriu Gheorghiţă.
Nelle grandi città, la campagna vaccinale va avanti bene. Le campionesse sono Bucarest e Cluj (nord-ovest). Complessivamente, circa 3,5 milioni di persone hanno ricevuto almeno una dose, di cui più di 2 milioni entrambe le somministrazioni necessarie all’immunizzazione, il che piazza la Romania al sesto posto in Europa e al 18/o a livello globale.