Recovery: Romania, reazioni al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in base al quale la Romania dovrebbe ricevere fondi europei per lo sviluppo, è stato discusso ieri dalla coalizione governativa di centro-destra, dopo che, nel corso della stessa giornata, era stato esaminato anche assieme al presidente laus Iohannis. Tutti i leader della coalizione hanno sottolineato che i negoziati con la Commissione Europea sul documento sono in corso e che il Piano potrà essere inoltrato a fine maggio. Il rinvio di un mese della scadenza è dovuto a questioni tecniche, ma anche politiche, in diversi settori, come ad esempio i sistemi dirrigazione, linfrastruttura di trasporto o di gas, che la Commissione non vorrebbe che fossero finanziati tramite il PNRR – ha precisato il ministro degli investimenti e dei progetti europei, Cristian Ghinea, sottolineando che sono più numerosi gli stati che inoltreranno i propri piani dopo la data del 30 aprile, la scadenza stabilita in precedenza dalla Commissione.
Roxana Vasile, 27.04.2021, 11:51
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in base al quale la Romania dovrebbe ricevere fondi europei per lo sviluppo, è stato discusso ieri dalla coalizione governativa di centro-destra, dopo che, nel corso della stessa giornata, era stato esaminato anche assieme al presidente laus Iohannis. Tutti i leader della coalizione hanno sottolineato che i negoziati con la Commissione Europea sul documento sono in corso e che il Piano potrà essere inoltrato a fine maggio. Il rinvio di un mese della scadenza è dovuto a questioni tecniche, ma anche politiche, in diversi settori, come ad esempio i sistemi dirrigazione, linfrastruttura di trasporto o di gas, che la Commissione non vorrebbe che fossero finanziati tramite il PNRR – ha precisato il ministro degli investimenti e dei progetti europei, Cristian Ghinea, sottolineando che sono più numerosi gli stati che inoltreranno i propri piani dopo la data del 30 aprile, la scadenza stabilita in precedenza dalla Commissione.
Il premier liberale, Florin Cîțu, ha puntualizzato che “noi abbiamo alcune priorità in Romania, che sosteniamo, ma è chiaro che queste priorità vanno inserite in questo sistema della Commissione Europea per poter beneficiare dei fondi. Dal canto suo, smentendo le critiche nei confronti della maggioranza, il vicepremier Dan Barna (USR-Plus) ha affermato che non cè alcun errore nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Una parte degli elementi sono considerati ottimi e molto maturi e si ritroveranno sicuramente nella forma finale del programma. Di unaltra parte si discuterà nei prossimi giorni e questo è stato anche largomento dellincontro avuto a Cotroceni con il presidente, ha dichiarato Dan Barna.
Il vicepremier Kelemen Hunor (UDMR) ha sostenuto che la Commissione Europea non ha bocciato il Piano della Romania. In più, i rappresentanti della coalizione governativa hanno chiesto al PSD, allopposizione, di non compromettere, tramite varie dichiarazioni, i negoziati con i rappresentanti della Commissione Europea. Lannuncio che la Romania dovrà apportare modifiche al PNRR ha destato numerose reazioni politiche, le più numerose e le più critiche da parte dei socialdemocratici, stando ai quali lattuale governo sarebbe incapace di portare a buon fine il Piano. Se non lo presenteranno nel Parlamento, proporrò ai colleghi di scendere in sciopero parlamentare. Saremo presenti nei gruppi parlamentari, parteciperemo alle commissioni, ma non alle sedute plenarie, ha detto il leader socialdemocratico Marcel Ciolacu.
Leurodeputato PSD Victor Negrescu ha precisato che alcuni progetti del PNRR sono stati bocciati dalla Commissione Europea e che vanno modificati sostanzialmente, perciò ha chiesto alla maggioranza di Bucarest di avviare negoziati con i partner sociali, la società civile e i partiti politici.