Governo: revoca al vertice del Ministero della Salute
Il presidente Klaus Iohannis ha firmato il decreto di revoca del ministro della Salute, Vlad Voiculescu. È difficile dire se questo momento concluda una situazione complicata allinterno del Governo di Bucarest o renda ancora più acuta la crisi di una formula esecutiva molto sensibile. Anche se sembrava che Vlad Voiculescu avesse potuto continuare a esercitare le funzioni, il premier Florin Cîţu ha deciso di sollecitare al presidente di revocarlo dallincarico. La goccia che ha fatto traboccare il vaso sembra essere la decisione riguardante le nuove regolamentazioni sulla quarantena in alcune località, senza previa consultazione del premier o del segretario di stato Raed Arafat, capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, incaricato a gestire il coordinamento generale della lotta contro la pandemia di COVID-19.
Marius Tiţa, 14.04.2021, 14:50
Assieme al ministro, lascia lincarico al dicastero della Salute anche Andreea Moldovan, segretario di stato che ha destato molte controversie. Tra laltro, è lei che ha firmato lordine sui nuovi criteri di istituzione della quarantena. Le dimissioni di Vlad Voiculescu dalla carica di ministro della Salute erano state sollecitate con insistenza ultimamente, sia dallopinione pubblica, che da esponenti politici. Il sostegno decisivo a Vlad Voiculescu è arrivato dallalleanza che lo aveva proposto per la carica di ministro. LUSR-PLUS conta il secondo più alto numero di voti allinterno della coalizione governativa, dopo il Partito Nazionale Liberale, che ha dato anche il premier. Dopo le elezioni dello scorso dicembre, il governo di Florin Cîţu è sostenuto e formato da PNL, USR-PLUS e Unione Democratica Magiari di Romania e, nel Parlamento, è sostenuto anche dal gruppo delle minoranze nazionali di Romania. In altre parole, serve il sostegno di ogni parlamentare di questi partiti affinché il governo possa funzionare in questa formula.
Vlad Voiculescu ha esercitato il suo mandato di ministro nel contesto drammatico della pandemia da COVID-19, che ha raggiunto il picco della terza ondata proprio in questi giorni. Inoltre, questi quasi 4 mesi di attività del governo sono stati segnati da incidenti tragici che hanno sconvolto lopinione pubblica. A fine gennaio, si è verificato un incendio nel reparto di terapia intensiva in cui erano curati malati di COVID-19 dellospedale in prima linea nella lotta contro la pandemia, lIstituto Nazionale di Malattie Infettive Matei Balş di Bucarest. 5 malati hanno perso la vita in quellincendio, mentre altri sono morti successivamente negli ospedali in cui erano stati trasferiti.
Nei giorni scorsi, il sistema sanitario, già nel mirino del pubblico, è stato di nuovo in primo piano nelle immagini trasmesse in diretta dallospedale di ortopedia Foişor, evacuato per essere trasformato in ospedale COVID. Le immagini dellevacuazione, quando faceva buio e freddo, hanno destato una forte emozione. Le reazioni dei politici sembravano attenuarsi lunedì, quando il sostegno fermo dellUSR-PLUS al suo ministro ha convinto i colleghi della coalizione. Ma nello stesso giorno, un nuovo incidente tragico è accaduto: allOspedale clinico di malattie infettive e tropicali “Dr. Victor Babeş di Bucarest, per un guasto allapparecchiatura medica di ununità mobile in cui erano curati più malati di coronavirus, tre persone hanno perso la vita per mancanza di ossigeno.