Covid-19: Romania, nuove misure per accelerare vaccinazione
In Romania, la campagna dimmunizzazione, avviata a fine dicembre, è in pieno svolgimento, e le autorità hanno annunciato nuove misure per accelerarla. Il medico militare Valeriu Gheorghiţă, il suo responsabile, ha dichiarato che dal 20 aprile saranno operative anche le prime 20 unità mobili nel Paese, coordinate dai comitati provinciali per la gestione dellintervento in collegamento con ospedali militari, perché le risorse umane saranno messe a disposizione dal Ministero della Difesa. Le unità mobili sono destinate alla popolazione rurale che non ha accesso al momento ai centri vaccinali e non ha neanche un medico di base. Alle unità mobili saranno distribuiti, con priorità, vaccini monodose Johnson&Johnson per agevolare limmunizzazione.
Leyla Cheamil, 07.04.2021, 12:17
Le autorità di Bucarest hanno deciso di cooptare anche i medici di base per accelerare la campagna dimmunizzazione. Valeriu Gheorghiţă ha annunciato che più di 3.000 medici di base hanno scelto di partecipare alla campagna vaccinale nei propri studi, cioè il 30% sul numero totale di 10.940 medici che hanno contratti con il Servizio Sanitario Nazionale. E meno di quanto anticipato e stimato, spiega Valeriu Gheorghiţă, precisando che lavvio è previsto dal 4 maggio. “Fino allora garantiremo la formazione di tutti i medici di base che hanno aderito al progetto. Stabiliremo tutta linfrastruttura legata alla distribuzione delle dosi di vaccini, dei materiali sanitari, di modo che possiamo avviare il processo in ottime condizioni, ha aggiunto il coordinatore della campagna dimmunizzazione.
Linteresse della gente a prenotarsi in vista della vaccinazione è alto, ha precisato Valeriu Gheorghiţă, aggiungendo che le persone della lista dattesa saranno notificate una sola volta, dopo di che avranno a disposizione 24 ore per confermare la prenotazione. Al momento, sulle liste dattesa per la vaccinazione anti-COVID sono registrate circa 780.000 persone, la maggior parte a Bucarest e Cluj (nord-ovest). Si tratta al 60% di popolazione generale, inserita nella terza fase della campagna, mentre circa il 32% sono persone vulnerabili, affette da malattie croniche, persone di oltre 65 anni oppure con disabilità, e quasi il 7,5% – persone che lavorano in settori essenziali. Finora, in Romania, più di 2.100.000 di persone hanno ricevuto almeno una dose di vaccino.