Coronavirus: Romania, situazione epidemiologica sotto controllo
Con circa 880.000 contagi dal SARS-CoV-2 accertati in poco più di un anno dal suo primo caso e con quasi 22.000 decessi provocati dalle complicanze associate al nuovo coronavirus, la Romania si trova nella terza ondata della pandemia. I numeri riferiti dal Gruppo di Comunicazione Strategica sono in crescita da qualche giorno e, per la prima volta nel 2021, i nuovi contagi rilevati nel giro di 24 ore hanno superato i 6.000 casi.
Corina Cristea, 18.03.2021, 13:02
Con circa 880.000 contagi dal SARS-CoV-2 accertati in poco più di un anno dal suo primo caso e con quasi 22.000 decessi provocati dalle complicanze associate al nuovo coronavirus, la Romania si trova nella terza ondata della pandemia. I numeri riferiti dal Gruppo di Comunicazione Strategica sono in crescita da qualche giorno e, per la prima volta nel 2021, i nuovi contagi rilevati nel giro di 24 ore hanno superato i 6.000 casi.
Dati preccupanti anche per quanto riguarda i ricoveri nelle terapie intensive, un fattore particolarmente rilevante sul quale i medici hanno richiamato costantemente l’attenzione. E’ vitale che il numero dei pazienti affetti da forme gravi non superi le capacità – già limitate – dei posti letto nei reparti di terapia intensiva.
Da un giorno all’altro si estende anche la zona rossa con le province che registrano un’elevata incidenza dei contagi, il che comporta restrizioni in più. Le autorità di Bucarest assicurano, però, che la situazione epidemiologica è sotto controllo, ammonendo allo stesso tempo su una possibile evoluzione negativa in qualsiasi momento, in mancanza di uno sforzo nazionale congiunto.
La Romania si confronta nuovamente con un incremento visibile del numero di contagi riferiti giornalmente e con la pressione sempre crescente sui reparti di terapia intensiva, ha sottolineato il presidente Klaus Iohannis, rivolgendo ieri un nuovo appello di responsabilità.
In riferimento alla vaccinazione, il capo dello stato ha detto che la popolazione deve prendere le decisioni in base alle raccomandazioni degli specialisti, valutanto che questa nuova ondata possa essere anche l’ultima, dato che la campagna è in pieno svolgimento e il numero delle persone immunizzate cresce da un giorno all’altro.
La chance di por fine alla pandemia è sempre più vicina da un giorno all’altro e non possiamo rinunciare alla prudenza proprio ora. Gli unici metodi appurati scientificamente come capaci di fermare la pandemia sono le misure restrittive e l’immunizzazione di una fascia significativa della popolazione. Dobbiamo prendere decisioni informate, basate sulle raccomandazioni degli specialisti, ha puntualizzato il capo dello stato.
Intanto, fino al momento in cui verrà raggiunta l’immunità di gregge tramite i vaccini, servono misure puntuali, laddove richiesto dalla situazione epidemiologica, per abbassare la pressione sugli ospedali, ha detto ancora il presidente Klaus Iohannis.
In Romania, i dati resi noti dal Comitato nazionale per la vaccinazione anti-COVID indicano l’inoculazione di circa 50.000 dosi giornaliere. Dall’inizio della campagna vaccinale, il 27 dicembre 2020, sono state somministrate circa 2,4 milioni di dosi, il richiamo compreso, a circa 1,6 milioni di persone.