Covid-19: Romania, curva epidemiologica in salita
Aumenta il numero dei nuovi contagi dal COVID-19 in Romania. In crescita anche i decessi e i ricoveri nelle terapie intensive. Sempre più province passano nella zona rossa, con incidenze che superano tre casi su mille abitanti in 14 giorni. Le autorità romene hanno pubblicato, per la prima volta, informazioni legate ai tamponi processati in ciascuna provincia. Nei primi giorni del mese di marzo, il maggior numero di test è stato effettuato a Bucarest e nelle province di Cluj (nord-ovest) e Timiş (ovest), dove la media quotidiana supera mille test. Il più basso, nelle province di Vrancea (est), Buzău (sud-est), Brăila (sud-est), Teleorman (sud), Giurgiu (sud), Tulcea (sud-est) o Sălaj (nord-ovest), con meno di cento tamponi al giorno.
Daniela Budu, 05.03.2021, 11:18
Aumenta il numero dei nuovi contagi dal COVID-19 in Romania. In crescita anche i decessi e i ricoveri nelle terapie intensive. Sempre più province passano nella zona rossa, con incidenze che superano tre casi su mille abitanti in 14 giorni. Le autorità romene hanno pubblicato, per la prima volta, informazioni legate ai tamponi processati in ciascuna provincia. Nei primi giorni del mese di marzo, il maggior numero di test è stato effettuato a Bucarest e nelle province di Cluj (nord-ovest) e Timiş (ovest), dove la media quotidiana supera mille test. Il più basso, nelle province di Vrancea (est), Buzău (sud-est), Brăila (sud-est), Teleorman (sud), Giurgiu (sud), Tulcea (sud-est) o Sălaj (nord-ovest), con meno di cento tamponi al giorno.
Il numero elevato dei contagi registrato ultimamente è dovuto alla presenza dei nuovi ceppi del coronavirus, ma anche a un leggero rilassamento della popolazione, è del parere il medico Virgil Musta dellOspedale di Malattie Infettive Victor Babeş di Timişoara. “Probabilmente perché è arrivata la primavera, fa bel tempo, abbiamo cominciato a vaccinarci. Cè di mezzo anche lo stress, è passato ormai un anno da quando sono state imposte le restrizioni; tutto ciò ha contribuito al numero elevato di contagi, ma la principale causa o una delle cause più importanti è il nuovo ceppo britannico che si sta già diffondendo nella comunità, spiega Virgil Musta.
Il medico ritiene che la Romania si trovi allinizio della terza ondata della pandemia di coronavirus e insiste sulla rigorosa osservanza di tutte le misure di protezione anche nel successivo periodo. Abbiamo osservato i contagi in aumeto nellultima settimana, e persino nelle ultime due settimane. Lunico modo per cercare di prevenire la terza ondata e per non aggiungere unulteriore pressione sul sistema sanitario è di prevenire i contagi. E vorrei ricordare queste regole, che dobbiamo continuare a mantenere, fino a quando i contagi diminuiranno significativamente e potremo tenere sotto controllo la pandemia: indossare la mascherina, mantenere il distanziamento e ligiene personale; sono regole molto, molto importanti, ha detto ancora il medico, puntualizzando che le categorie a rischio si dovrebbero immunizzare quanto prima.
Intanto, il ritmo di vaccinazione anti-COVID si sta accelerando in Romania e il numero delle persone inoculate con almeno una dose ha superato un milione questa settimana. Anche il ministro dellIstruzione, Sorin Cîmpeanu, ha annunciato che è stata superata la soglia di 100.000 dipendenti del settore insegnamento vaccinati contro il nuovo coronavirus, cioè quasi il 30%. Dal canto suo, il premier Florin Cîţu ha assicurato che la vaccinazione della popolazione, avviata il 27 dicembre, sta andando bene, ricordando che la Romania si piazza ai primi posti in Europa da questo punto di vista. Il primo ministro ha aggiunto che lobiettivo del governo è di garantire che continueremo nello stesso modo. Stando al premier, il prossimo obiettivo è limmunizzazione di 10,4 milioni di romeni entro settembre, cioè di oltre la metà della popolazione del Paese.