Covid-19: tipi di vaccino
In Romania, come dappertutto nel mondo, il principale problema per quanto riguarda la vaccinazione anti-Covid-19 è la quantità insufficiente di dosi disponibili. Bucarest riceve regolarmente vaccini tramite lo schema di distribuzione dellUE, che li ha contrattati per tempo a nome degli stati membri. Finora, nello spazio comunitario sono stati autorizzati tre sieri, quelli prodotti da Pfizer / BioNTech, Moderna e Astra Zeneca / Oxford. Le maggiori consegne nellUE sono fatte da Pfizer / BioNTech e la Romania ne dovrebbe ricevere, entro la fine di marzo, circa 2,5 milioni di dosi.
Eugen Coroianu, 03.02.2021, 12:10
Centinaia di migliaia sono state già somministrate e la Romania si annovera tra i Paesi con un ottimo tasso di immunizzazione. Le autorità romene contano, nel primo trimestre, anche su 430 mila vaccini Moderna, la cui distribuzione ai centri vaccinali è appena cominciata. Si tratta di circa tre quarti sulle 36 mila dosi ricevute finora. Infine, la Romania aspetta, nello stesso arco di tempo, anche 1,3 milioni di dosi da Astra Zeneca, di cui oltre la metà dovrebbe essere consegnata questo mese.
Ci sono differenze tra questi vaccini, sia dal punto di vista della tecnologia di produzione, che per quanto riguarda le modalità di somministrazione e stoccaggio. Ci sono differenze anche dal punto di vita dellefficacia, ma gli specialisti raccomandano linoculazione di qualsiasi vaccino affermando che tutti aiutano a prevenire forme gravi o letali della malattia generata dal Covid-19. Gli europei potrebbero avere accesso anche ad altri sieri man mano che saranno approvati da Bruxelles, e lUE ha già firmato contratti di prenotazione con più compagnie occidentali.
Martedì, la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, si è dichiarata aperta anche allaccesso sul mercato comunitario dei vaccini prodotti in Cina e Russia, a patto che questi Paesi dimostrino una totale trasparenza e si sottoppongano alla valutazione da parte dellAgenzia Europea del Farmaco. Secondo lAgenzia Stampa France Presse, le affermazioni ripetono quanto detto dalla cancelliera tedesca, Angela Merkel, la quale ha toccato questargomento con il presidente russo Vladimir Putin. Anche il vaccino russo Sputnik V potrebbe essere considerato efficace contro il COVID-19, secondo alcuni ottimi risultati pubblicati martedì dalla rivista medica britannica The Lancet.
Oltre la penuria di dosi, un altro fattore che potrebbe rallentare la vaccinazione e, implicitamente, ritardare la fine della pandemia è la reticenza dimostrata da una parte della popolazione. Oltre alle persone anti-vaccino, ai cospirazionisti e alle persone interessate a creare caos per vari motivi, la gente si pone delle domande normali, perché si tratta di prodotti nuovi, realizzati velocemente, sotto la pressione della grave situazione sanitaria, sociale ed economica. Lincertezza della gente è determinata anche dal fatto che alcuni prodotti sono ottenuti tramite tecnologie rivoluzionarie, non verificate nel tempo, mentre lesistenza di più vaccini fa nascere dibattiti sulla scelta delluno o dellaltro.