Covid-19: allentamento delle restrizioni a Bucarest
Con un indice di contagio dal COVID-19 inferiore a 3 su mille abitanti negli ultimi giorni, Bucarest è uscita dalla zona rossa in cui era stata inclusa da parecchie settimane e da oggi scattano alcune misure di allentamento. Si tratta della riapertura dei locali allinterno, dei cinema, dei teatri e delle sale per i giochi dazzardo. Funzioneranno però al 30% della capienza e con orario breve, fino alle ore 21. Le feste di matrimonio e di battesimo continuano a essere vietate, mentre lattività dei ristoranti e delle caffetterie allinterno di alberghi, agriturismi e di altre strutture di accoglienza è permessa solo fino alle ore 23.
Corina Cristea, 25.01.2021, 13:39
Con un indice di contagio dal COVID-19 inferiore a 3 su mille abitanti negli ultimi giorni, Bucarest è uscita dalla zona rossa in cui era stata inclusa da parecchie settimane e da oggi scattano alcune misure di allentamento. Si tratta della riapertura dei locali allinterno, dei cinema, dei teatri e delle sale per i giochi dazzardo. Funzioneranno però al 30% della capienza e con orario breve, fino alle ore 21. Le feste di matrimonio e di battesimo continuano a essere vietate, mentre lattività dei ristoranti e delle caffetterie allinterno di alberghi, agriturismi e di altre strutture di accoglienza è permessa solo fino alle ore 23.
Quasi tre quarti delle province romene sono nella zona verde, con un indice di contagio inferiore a 1,5 su mille abitanti, mentre le altre sono nella zona gialla. Con due eccezioni, la provincia di Timiș, nellovest del Paese, e quella di Cluj, nel nord-ovest, dove i dati centralizzati negli ultimi giorni hanno indicato più di tre contagi su mille abitanti. Daltronde, il bilancio annunciato quotidianamente dal Gruppo di Comunicazione Strategica ha rilevato una leggera diminuzione del numero di nuovi casi registrato nel Paese, come pure del numero di decessi, rispetto alla situazione di qualche settimana fa. È anche il motivo per cui, a cominciare dall8 febbraio, potrebbero riaprire le scuole. Ospite di un programma televisivo, il ministro dellIstruzione, Sorin Cîmpeanu, ha sottolineato che la situazione è monitorata da più istituzioni con attributi nel settore sanitario. “Si mantiene linteresse per lapertura delle scuole. Tutto ciò farà parte di unanalisi permanente, che si concluderà con una decisione che sarà annunciata il 2 febbraio. Le istituzioni competenti nel settore sanitario saranno molto attente a questi sviluppi, ha detto Sorin Cîmpeanu.
Il ministro della Salute, Vlad Voiculescu, esorta però alla prudenza, ricordando che il numero dei contagi è in aumento in moltissimi Paesi europei e il rischio di una nuova ondata della pandemia è alto anche in Romania. Intanto prosegue la campagna vaccinale. A quasi un mese dallimmunizzazione della prima persona in Romania, il 27 dicembre scorso, è stato somministrato quasi mezzo milione di dosi, inclusi i richiami. Anche il numero delle programmazioni è in aumento. In Romania è in corso la seconda tappa della campagna vaccinale, iniziata il 15 gennaio scorso, in cui sono immunizzati gli over 65, i malati cronici, a prescindere dalletà e i dipendenti dei settori di rilevanza strategica. In riferimento al calendario della consegna dei vaccini, la compagnia Pfizer ha annunciato il ritorno al programma iniziale di fornitura allUE, quindi anche alla Romania, a cominciare dal 25 gennaio, precisando che aumenterà il numero di dosi intorno al 15 febbraio prossimo.