Campagna vaccinale: cambio di priorità
Il Governo di Bucarest cambia la strategia di vaccinazione anti-Covid-19. D’ora in poi, nella seconda tappa della campagna vaccinale, avranno la precedenza gli anziani e i malati cronici. La piattaforma online dove i romeni si possono programmare per l’immunizzazione assegnerà, nell’arco di un giorno, tre quarti dei posti disponibili agli anziani e ai malati cronici e un quarto ai dipendenti dei settori strategici. Oltre agli over 65 anni, ai malati cronici e ai dipendenti dei settori strategici, si possono vaccinare anche il personale navigante, marittimo e fluviale, i membri delle missioni diplomatiche, gli atleti che partecipano a competizioni internazionali, i commessi dei negozi che vendono generi alimentari, gli agricoltori e i dipendenti dell’amministrazione locale. Non in ultimo, sono stati inseriti nella seconda tappa i disabili, gli immunodepressi e i senzatetto.
Daniela Budu, 22.01.2021, 12:45
Il Governo di Bucarest cambia la strategia di vaccinazione anti-Covid-19. D’ora in poi, nella seconda tappa della campagna vaccinale, avranno la precedenza gli anziani e i malati cronici. La piattaforma online dove i romeni si possono programmare per l’immunizzazione assegnerà, nell’arco di un giorno, tre quarti dei posti disponibili agli anziani e ai malati cronici e un quarto ai dipendenti dei settori strategici. Oltre agli over 65 anni, ai malati cronici e ai dipendenti dei settori strategici, si possono vaccinare anche il personale navigante, marittimo e fluviale, i membri delle missioni diplomatiche, gli atleti che partecipano a competizioni internazionali, i commessi dei negozi che vendono generi alimentari, gli agricoltori e i dipendenti dell’amministrazione locale. Non in ultimo, sono stati inseriti nella seconda tappa i disabili, gli immunodepressi e i senzatetto.
Presso i ministeri, le agenzie, le compagnie statali, la Banca Centrale, il Difensore civico o la Corte Costituzionale, i capi devono redigere liste con i nominativi dei dipendenti-chiave, gli unici che hanno il diritto all’immunizzazione in questa tappa. Quanto alla situazione esistente nell’insegnamento, il ministro dell’Istruzione, Sorin Cîmpeanu, ha dichiarato che 126.000 dipendenti del sistema che lavorano direttamente con gli alunni e gli studenti” avranno priorità alla vaccinazione fino all’8 febbraio, quando inizia il secondo semestre dell’anno scolastico. Il ministro ha precisato che il numero dei docenti che desiderano vaccinarsi è aumentato.
La percezione dei romeni sull’immunizzazione e sul vaccino anti-COVID è migliorata. Lo rileva anche un sondaggio IRES, secondo cui 4 su 10 romeni dichiarano che si faranno vaccinare contro il COVID-19, mentre 1 su 5 è deciso di non vaccinarsi. Stando alle autorità, al momento, le richieste di programmazione sono più numerose delle dosi di vaccino disponibili, però nel prossimo periodo sono attese nuove consegne e tutte le persone che lo desiderano si potranno immunizzare. Il medico militare Valeriu Gheorghiță, coordinatore della campagna nazionale di vaccinazione anti-COVID-19, ha dichiarato, a un’emittente televisiva, che nel prossimo periodo “le dosi esistenti bastano appena appena”, e che la prima metà di febbraio sarà “complicata”.
Secondo le informazioni ufficiali, sono circa 500.000 le persone programmate fino all’8 febbraio, alle quali si aggiungono quelle che devono fare il richiamo. Valeriu Gheorghiță ha dato assicurazioni che dal mese di aprile, il numero delle dosi consegnate alla Romania sarà molto maggiore. Nel frattempo, però, sappiamo che la compagnia farmaceutica americana Pfizer ha dimezzato il numero dei vaccini anti-COVID che fornirà questa settimana ad alcuni stati membri dell’UE. Anche la Romania riceverà solo il 50% del numero di dosi previste per questa settimana, però le forniture miglioreranno gradualmente e la situazione tornerà alla normalità solo verso la fine di marzo, hanno annunciato le autorità romene.