Covid-19: il secondo vaccino arriva in Romania
Dopo il vaccino americano-tedesco Pfizer/BioNTech, tocca a quello prodotto dalla compagnia americana Moderna arrivare in Romania, una settimana dopo che il suo uso è stato approvato dall’Unione Europea. Mercoledì è attesa la prima tranche, di circa 14.000 dosi, come dichiarava il coordinatore della campagna nazionale di vaccinazione contro il nuovo coronavirus, il medico militare Valeriu Gheorghiţă. Lo stesso medico precisava che i vaccini Moderna saranno consegnati in Romania una volta alla settimana oppure ogni due settimane e che, nel primo trimestre di quest’anno, la quantità massima fornita sarà di 450.000 dosi, molto poche rispetto a quelle ricevute da Pfizer/BioNTech.
Roxana Vasile, 12.01.2021, 12:35
Valeriu Gheorghiţă ha precisato che sarà il medico a decidere quale vaccino verrà somministrato a ogni persona che desidera l’immunizzazione. Anche se volessimo lasciare la scelta alle persone, non è possibile, perché alcuni centri vaccinali non avranno entrambi i tipi. Ma i vaccini sono uguali: sono somministrati sempre in due dosi, sono entrambi di tipo RNA messaggero, hanno la stessa efficacia e sono altrettanto sicuri” — ha spiegato il medico Valeriu Gheorghiţă. Quindi, l’uso dei vaccini Moderna dipenderà dalla disponibilità e dalle necessità dei centri vaccinali. Nel caso del vaccino Pfizer/BioNTech, l’età minima per la somministrazione è di 16 anni, mentre in quello prodotto dalla compagnia Moderna, l’età minima è di 18 anni. Il vaccino Pfizer/BioNTech deve essere conservato a -80 gradi centigradi, mentre il vaccino Moderna a -20 gradi. Nel caso del vaccino Pfizer/BioNTech, il periodo tra la somministrazione della prima e della seconda dose è di tre settimane, mentre nel caso di quello della Moderna — di quattro settimane. La protezione contro il Covid-19 è stata rilevata, per il vaccino Pfizer/BioNTech, a sette giorni dalla somministrazione della seconda dose, mentre per quello della compagnia Moderna, a 14 giorni dalla seconda dose. L’efficacia di entrambi i vaccini arriva a circa il 94-95%.
Dopo la prima tappa della campagna nazionale di vaccinazione anti-Covid-19 destinata al personale del settore sanitario, alla fine di questa settimana in Romania dovrebbe iniziare la seconda tappa, in cui sono inclusi principalmente gli anziani e i malati cronici, a prescindere dall’età, il cui numero è stimato a quattro milioni. Vi si aggiungono gli oltre un milione di dipendenti dei settori-chiave per il funzionamento dello stato. Un’immunità di gregge dovrebbe essere raggiunta se sarà vaccinato il 60-70% della popolazione del Paese. A livello mondiale, gli esperti del settore sanitario citati dall’agenzia stampa Reuters affermano, però, che le campagne di vaccinazione già avviate in molti Paesi non garantiranno il raggiungimento di un’immunità collettiva quest’anno, a causa dell’accesso limitato dei Paesi poveri ai vaccini, dei problemi di fiducia a livello delle comunità e della potenziale comparsa di mutazioni del virus.