Scuole: rientro in aula ipotizzato per l’8 febbraio
Gli alunni romeni continueranno a studiare online anche nelle ultime tre settimane di questo semestre, dopo di che la situazione potrebbe cambiare. Il ministro dellIstruzione, Sorin Câmpeanu, si è detto fiducioso che le scuole e gli asili saranno riaperti l8 febbraio, “in una forma o in unaltra. Il ministro ha avuto ieri un incontro con i professori, i rappresentanti dei sindacati, dei genitori e delle associazioni di alunni, per discutere dei problemi esistenti nel settore dellinsegnamento romeno, allinizio del suo mandato ministeriale.
Eugen Coroianu, 08.01.2021, 11:02
Câmpeanu ha ammesso, però, che tutto dipende dalla situazione epidemiologica, spiegando che saranno riaperte effettivamente o tutte le scuole, o quelle delle zone in cui il tasso di contagio è basso. Hanno la precedenza le elementari e gli asili, dato che nel loro caso è più difficile ricorrere alla didattica online. Sono prioritari anche gli esami nazionali per gli alunni dellottava e della dodicesima classe. Il ministro dellIstruzione ha sottolineato che ci tiene molto che le simulazioni per gli esami di questi alunni si svolgano in presenza, a scuola, osservando tutte le misure di sicurezza, al fine di notare a che livello si trovano attualmente nel percorrere i programmi scolastici. Dopo di che il programma potrebbe essere modificato in funzione del modo in cui gli alunni hanno assimilato linformazione trasmessa online dai professori.
Il ministro ha promesso che, entro il 15 febbraio, saranno resi pubblici i dati relativi alla materia desame per lottava classe e per lesame di maturità, ma anche il modo in cui si svolgeranno gli esami. Stando al ministro, i problemi della didattica online sono “strutturali, non circostanziali, e sono riscontrati in tutti gli stati. Sorin Câmpeanu ha aggiunto che è importante la salute dei professori e degli alunni, ma che va preso in considerazione anche il recupero della materia, soprattutto da parte degli alunni che devono fare lesame di valutazione nazionale oppure quello di maturità.
Al momento, gli Ispettorati Scolastici dovranno comunicare il numero dei docenti che vogliono farsi vaccinare contro il Covid 19 e alcuni sondaggi rilevano che meno della metà intendono farlo. I rappresentanti dei sindacati hanno chiesto di essere informati sullatto della vaccinazione, che non è dobbligo. I rappresentanti dei genitori hanno sollecitato un aumento del budget stanziato allistruzione. Il ministro Câmpeanu ha aggiunto che auspica la realizzazione di un registro unico nazionale dei diplomi e dei titoli di studio, in cui siamo compresi i diplomi di maturità, di laurea, di master, ma anche di dottorato. Il ministro ha sottolineato che, in questo modo, si potrà verificare più facilmente la veridicità dei diplomi e saranno eliminati i sospetti di plagio esistenti in merito al sistema di insegnamento romeno. I rappresentati degli studenti hanno approvato liniziativa, affermando che desiderano anche lo sviluppo di una piattaforma unica a livello nazionale per liscrizione e lammissione alluniversità. “Linsegnamento resta la priorità di questo governo, ha dato assicurazioni il ministro dellIstruzione.