Rivoluzione 1989: Timișoara, 31 anni dopo
Giorno di lutto, oggi, a Timişoara, la città della Romania occidentale in cui, 31 anni fa, i primi rivoluzionari anti-comunisti hanno perso la vita per la libertà. Quello che è successo allora nella città in riva al fiume Bega ha rappresentato la scintilla che, pochi giorni dopo, ha portato al crollo del regime dittatoriale di Nicolae Ceaușescu in seguito alla più sanguinosa Rivoluzione del sud-est europeo. Alla memoria degli eroi che hanno combattuto per la democrazia, pagando con la propria vita, a Timişoara sono stati programmati eventi commemorativi: messe religiose e deposizioni di corone, la consueta seduta speciale del Consiglio Locale, una presentazione di libro e una mostra. Però, a causa della pandemia, le manifestazioni sono state più ristrette rispetto a quelle organizzate in passato.
România Internațional, 17.12.2020, 13:03
Giorno di lutto, oggi, a Timişoara, la città della Romania occidentale in cui, 31 anni fa, i primi rivoluzionari anti-comunisti hanno perso la vita per la libertà. Quello che è successo allora nella città in riva al fiume Bega ha rappresentato la scintilla che, pochi giorni dopo, ha portato al crollo del regime dittatoriale di Nicolae Ceaușescu in seguito alla più sanguinosa Rivoluzione del sud-est europeo. Alla memoria degli eroi che hanno combattuto per la democrazia, pagando con la propria vita, a Timişoara sono stati programmati eventi commemorativi: messe religiose e deposizioni di corone, la consueta seduta speciale del Consiglio Locale, una presentazione di libro e una mostra. Però, a causa della pandemia, le manifestazioni sono state più ristrette rispetto a quelle organizzate in passato.
Il 17 dicembre 1989 resterà tuttavia per sempre nella memoria degli abitanti di Timişoara come la giornata più triste nella storia recente della città. Allora, le forze di repressione hanno aperto il fuoco contro i manifestanti che erano scesi in piazza gridando “Libertà e “Abbasso Ceauşescu. Durante la Rivoluzione di Timişoara quasi 100 persone hanno perso la vita e circa 350 sono rimaste ferite. A più di tre decenni, allincontro di mercoledì con gli eletti locali, i rappresentanti delle associazioni dei rivoluzionari hanno evocato il sacrificio dei martiri anti-comunisti e non hanno esitato a esprimere la scontentezza per le mancate realizzazioni della società romena attuale. Purtroppo, notiamo che vengono fatti piccoli passi nella separazione dei poteri, nellamministrazione, nella riforma della giustizia o dellistruzione e, ogni 16 dicembre ricordiamo loro gli obiettivi per cui abbiamo lottato alla Rivoluzione e chiediamo loro di fare passi in avanti, dice un partecipante, mentre un altro spiega che gli abitanti di Timişoara e le autorità rendono omaggio agli eroi quando vengono a questi momenti anniversari e commemorativi. Ma dovrebbero contare anche tramite quello che facciamo ogni giorno, se sentiamo quotidianamente quegli ideali della Rivoluzione o meno, se li portiamo a compimento o meno.
LAssociazione del Memoriale della Rivoluzione ha organizzato la Giornata delle Porte Aperte e i visitatori hanno vissuto nuovamente, oppure sono venuti a conoscere la storia di quei giorni scottanti a Timișoara, del dicembre 1989. Stando ai rappresentanti dellAssociazione, la cosa più grave è che, a 31 anni dalla Rivoluzione anti-comunista, dal punto di vista giuridico le cose non sono ancora chiare e che la verità sarà forse conosciuta dopo anni. Nel fascicolo sulla rivoluzione, secondo la requisitoria, a cominciare dal 22 dicembre 1989, quando la Rivoluzione si è diffusa in tutto il Paese, è stata avviata unampia e complessa azione di disinformazione e diversione che ha portato allinsediamento di una psicosi del terrorismo, che ha rappresentato anche la principale causa delle numerose perdite di vite umane.