Politica: nuove consultazioni per il futuro Governo
I risultati delle elezioni politiche di una settimana fa rendono difficile linsediamento di un nuovo Esecutivo a Bucarest. Il 6 dicembre scorso, lunica cifra notevole è stata quella dellassenteismo – due terzi dellelettorato non si sono presentati alle urne, un record negli oltre tre decenni di democrazia postcomunista. Le percentuali ottenute da ciascuno dei cinque partiti che faranno parte del futuro Legislativo costringono a negoziati laboriosi per raggiungere una maggioranza funzionale.
Bogdan Matei, 15.12.2020, 12:31
Dopo i primi colloqui con i capi dei partiti, il presidente Klaus Iohannis ha ammesso che tale maggioranza non esiste ancora. Questo primo round di consultazioni ha portato a un buono scambio di opinioni tra me e i rappresentanti di questi partiti, però posso dire che non sono state ancora riunite le condizioni affinché possa designare un candidato a formare un nuovo governo, ha dichiarato il presidente Iohannis.
Il PNL, lAlleanza USR-PLUS e lUDMR promettono di continuare i colloqui. I tre partiti avrebbero insieme 244 seggi di deputati e senatori, su un totale di 465. Però, i liberali (affiliati al PPE) e i membri dellAlleanza USR-PLUS (Renew Europe) hanno presentato proposte diverse per la carica di capo del governo, rispettivamente, lattuale ministro delle Finanze ad interim, Florin Câţu, e lex premier Dacian Cioloş. Non hanno raggiunto un accordo neanche sulla persona da proporre alla presidenza della Camera dei Deputati, una carica molto importante, in quanto fa da filtro per circa l80% dei disegni di legge. Il leader liberale, Ludovic Orban, che si è dimesso di recente dalla carica di premier, Ludovic Orban, ha spiegato che continueremo i colloqui e cercheremo quello che ci unisce, quello che può essere sostenuto da tutti i partiti politici impegnati in questi negoziati e, ovviamente, quello che riteniamo sia meglio per la Romania.
Il copresidente dellAlleanza USR-PLUS, Dan Barna, considera una reale chance per la Romania che abbiamo una maggioranza di centro-destra, stabile ed equilibrata, che ha il potenziale necessario per governare la Romania per quattro anni e applicare quelle riforme così importanti.
Presenza usuale in tutti i governi di coalizione di Bucarest, di destra o di sinistra, lUDMR afferma, per la voce del suo presidente Kelemen Hunor, che lunica formula per garantire la stabilità è una coalizione con il PNL e lAlleanza USR-PLUS. Vincitore relativo delle elezioni, il PSD è per il momento isolato nel nuovo Legislativo. Il suo leader, Marcel Ciolacu, vorrebbe un governo di unione nazionale. Abbiamo insistito sul fatto che la Romania sta attraversando un periodo molto complicato e che non ci permettiamo di avere una maggioranza fragile nel Parlamento. Un governo di unione nazionale è la migliore soluzione in questo momento, ha dichiarato Marcel Ciolacu.
Entrato per la prima volta nel Parlamento, il partito nazionalista AUR sostiene, tramite il copresidente George Simion, che, in un governo del genere vorrebbe solo il dicastero dellIstruzione. In un intervento a Radio Romania, il politologo Andrei Ţăranu ammonisce che i negoziati non si possono protrarre a lungo, perché cè bisogno di un Governo che gestisca la campagna di vaccinazione anti-COVID ed elabori la bozza della finanziaria per lanno prossimo.