Covid-19: effetti positivi della quarantena locale
Il numero di nuovi contagi dal Covid-19 annunciati ieri in Romania è stato il più basso delle ultime cinque settimane, ammontando a circa 3.250. Solo che, rapportati al numero di tamponi, di circa 8.000, il tasso è preoccupante in quanto arriva al 40%. Bucarest continua a mantenersi al primo posto, sebbene lindice dei contagi sia leggermente diminuito sotto 7 casi per mille abitanti. Seguono le province di Costanza (sud-est) e di Ilfov, nei pressi della Capitale, con un indice di contagio di quasi 6,5 su mille. 12 province romene sono considerate zone rosse, con più di 3 contagi su mille abitanti, mentre 7 province si mantengono nella zona verde, con meno di 1,5 su mille. Ci sono anche alcune province in cui non è stato accertato nessun nuovo contagio.
Roxana Vasile, 15.12.2020, 11:54
Il numero di nuovi contagi dal Covid-19 annunciati ieri in Romania è stato il più basso delle ultime cinque settimane, ammontando a circa 3.250. Solo che, rapportati al numero di tamponi, di circa 8.000, il tasso è preoccupante in quanto arriva al 40%. Bucarest continua a mantenersi al primo posto, sebbene lindice dei contagi sia leggermente diminuito sotto 7 casi per mille abitanti. Seguono le province di Costanza (sud-est) e di Ilfov, nei pressi della Capitale, con un indice di contagio di quasi 6,5 su mille. 12 province romene sono considerate zone rosse, con più di 3 contagi su mille abitanti, mentre 7 province si mantengono nella zona verde, con meno di 1,5 su mille. Ci sono anche alcune province in cui non è stato accertato nessun nuovo contagio.
Alcuni epidemiologi affermano che gli sviluppi positivi in alcune zone siano dovuti al numero basso di test effettuati, ma anche a una più attenta osservanza delle regole imposte – la mascherina indossata negli spazi aperti e chiusi, il lavaggio e la disinfezione delle mani e il mantenimento di una distanza fisica di 2 metri. Le autorità centrali non hanno offerto, però, di recente, nessuna spiegazione per il numero di test in continuo calo. Si congratulano, invece, per lefficacia delle misure di quarantena locale, lasciate in carico alle autorità locali.
Il Dipartimento per le Situazioni di Emergenza del Governo precisa che limportanza della quarantena zonale risulta dal fatto che lincidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni per mille abitanti è calata di oltre il 50% rispetto al valore iniziale. Ad esempio, nella città di Sibiu (centro), a metà novembre, quando è stata istituita la quarantena, si registravano più di 13 casi su mille abitanti, mentre ora il numero è inferiore a 5. A Zalău (nord-ovest), a inizio novembre, quando la città è stata messa in quarantena, lincidenza era di quasi 10 su mille abitanti, mentre il 3 dicembre il valore è diminuito a circa 3,5. Perciò, il Dipartimento per le Situazioni di Emergenza ha esortato i cittadini a osservare le misure di protezione, a prestare particolare attenzione alligiene e a evitare le zone affollate, soprattutto nel contesto delle Feste natalizie che si avvicinano.
In un messaggio su una rete sociale, il medico epidemiologo e ricercatore Octavian Jurma è del parere, però, che “il beneficio medico ed economico dei test è enorme rispetto a qualsiasi altra misura di contenimento della pandemia e, quindi, laumento della capacità di diagnosi proporzionalmente alla crescita del numero di contagi deve essere una priorità, mentre il superamento della soglia di contagio del 10% deve essere considerata unemergenza. Stando a Octavian Jurma, le politiche di prevenzione sono preferibili allaumento della capienza degli ospedali specializzati nella cura dei malati di Covid-19, che determina anche lesaurimento dei medici e la disperazione dei cittadini.