Economia: Romania, sostegno al settore ristorazione
Il premier Ludovic Orban, e il ministro dell’Economia, Virgil Popescu, hanno discusso ieri a Bucarest con i rappresentanti del settore alberghiero-ristorazione del piano di aiuti di stato per compensare le perdite subite durante la pandemia. Il ministro dell’Economia ha spiegato che il piano prevede 500 milioni di euro, con un tetto massimo di 800.000 euro per ogni singola impresa. Il Governo elaborerà al più tardi la settimana prossima una normativa che regoli le sovvenzioni destinate al settore e alle agenzie di viaggio. L’aiuto dovrebbe essere concesso in seguito all’approvazione della Commissione Europea, e, per ridurre i percorsi burocratici, il meccanismo sarà facilitato da un’applicazione.
Daniela Budu, 26.11.2020, 11:23
Il premier Ludovic Orban, e il ministro dell’Economia, Virgil Popescu, hanno discusso ieri a Bucarest con i rappresentanti del settore alberghiero-ristorazione del piano di aiuti di stato per compensare le perdite subite durante la pandemia. Il ministro dell’Economia ha spiegato che il piano prevede 500 milioni di euro, con un tetto massimo di 800.000 euro per ogni singola impresa. Il Governo elaborerà al più tardi la settimana prossima una normativa che regoli le sovvenzioni destinate al settore e alle agenzie di viaggio. L’aiuto dovrebbe essere concesso in seguito all’approvazione della Commissione Europea, e, per ridurre i percorsi burocratici, il meccanismo sarà facilitato da un’applicazione.
Inoltre, il primo ministro considera necessaria la proroga di sei mesi della cassa integrazione per i dipendenti la cui attività è stata colpita dalla crisi sanitaria, e ritiene utile rendere più flessibile l’orario di lavoro, al fine di rispondere meglio alle esigenze del settore. Le consultazioni in tal senso proseguiranno nel successivo periodo. Finora, il Governo di Bucarest ha concesso agevolazioni fiscali, ha continuato a pagare la cassa integrazione e ha coperto oltre il 41% dei salari dei dipendenti.
Secondo le statistiche, 10.000 ristoranti hanno chiuso finora in Romania, a causa della pandemia. Si stima che i successivi sei mesi saranno drammatici anche per il settore alberghiero. I suoi rappresentanti spiegano di aver subito perdite dell’80%, e che entro la fine dell’anno saranno persi quasi 100.000 posti di lavoro. In tal senso, gli albergatori sollecitano al Governo misure concrete di sostegno, ritenendo che un ritorno alla normalità non sarà possibile prima del 2023.
Un recente sondaggio commissionato dai patronati del settore alberghiero-ristorazione di Romania indica che 8 romeni su 10 ritengono necessaria la riapertura dei ristoranti.