Bilancio: Romania, terza manovra del 2020
Il Governo di Bucarest ha adottato ieri la terza manovra del corrente anno, necessaria per fronteggiare le spese generate dalla pandemia di COVID-19, il pagamento delle pensioni e l’equilibrio dei budget locali, come ha spiegato il premier Ludovic Orban. Si sono verificate sempre più nuove sfide e spese, nelle condizioni in cui la pandemia, ma anche una serie di ddl, hanno incrementato la pressione sulle spese sociali, ha detto ancora il primo ministro. Contrariamente alle stime presentate la scorsa estate, il deficit di bilancio arriverà a fine anno al 9,1% del PIL, e l’economia registrerà un calo del 4,2%. E’ questa l’ultima manovra varata dal Governo nel 2020, che porta il deficit ad oltre 96 miliardi di lei (più di 19,5 miliardi di euro).
Daniela Budu, 24.11.2020, 11:39
Soldi in più andranno al Ministero del Lavoro, per il pagamento delle pensioni, della cassa integrazione e del programma di lavoro flessibile. Anche il Ministero della Salute riceverà più fondi per la contrastare il Covid-19. Da quasi un miliardo di lei (circa 200 milioni di euro), verranno stanziati anche i fondi destinati al bonus rischio Covid per i soccoritori in ambulanza, non incluso nella normativa iniziale che lo prevedeva per i medici.
Inoltre, il ministro delle Finanze, Florin Cîţu, ha annunciato l’incremento del contributo della Romania allo sforzo finanziario europeo destinato alla produzione di un vaccino contro il SARS-CoV-2. Soldi in più andranno anche agli investimenti. Florin Cîţu ha precisato che questa manovra garantisce la continuazione degli investimenti per un valore di 55 miliardi di lei (circa 11 miliardi di euro), in crescita rispetto al budget iniziale. Anche l’Istruzione riceve maggiori fondi, come anche il Ministero dell’Agricoltura, che risarcirà i farmers colpiti dalla siccità. Invece, meno soldi per i dicasteri delle Finanze e dell’Interno, come anche per il Ministero della Difesa, che perde circa 2 miliardi di lei (quasi 400 milioni di euro). Anche la Presidenza e la Camera dei Deputati vedono i budget diminuiti.
Intanto, il Consiglio Fiscale valuta che il deficit di bilancio si aggirerà sul 9,8% del PIL nel 2020, di 0,7 pp superiore rispetto alle stime del Ministero delle Finanze. Il Consiglio ritiene importante il posizionamento delle finanze pubbliche a fine anno, come base di partenza per il bilancio del 2021. Il Consiglio Fiscale raccomanda una ristrutturazione sia delle spese che delle entrate, tramite l’ampliamento della base imponibile, una migliore raccolta delle tasse e un miglior assorbimento dei fondi europei.