Salute: mancanze strutturali nel sistema sanitario romeno
Il sistema sanitario romeno è uno dei meno sviluppati in Europa. Il sottofinanziamento cronico degli ultimi tre decenni, di cui sono accusati i diversi partiti che si sono succeduti al governo, si avverte soprattutto adesso, in piena crisi sanitaria generata dal nuovo coronavirus. Di ospedali ce ne sono pochi per le necessità della popolazione – che si tratti di persone affette dal Sars-Cov-2, o di pazienti che soffrono di malattie croniche. Le dotazioni sono, nella maggior parte dei casi, precarie. Il personale medico è insufficiente in alcuni ospedali, anche perché molti medici e infermieri sono andati allestero, in cerca di stipendi più alti e di condizioni decenti di lavoro. La situazione è difficile e persino disastrosa nelle città medie e piccole, in cui non cè né personale e non ci sono neanche i mezzi per ottenere risultati professionali.
Roxana Vasile, 19.11.2020, 13:50
Il sistema sanitario romeno è uno dei meno sviluppati in Europa. Il sottofinanziamento cronico degli ultimi tre decenni, di cui sono accusati i diversi partiti che si sono succeduti al governo, si avverte soprattutto adesso, in piena crisi sanitaria generata dal nuovo coronavirus. Di ospedali ce ne sono pochi per le necessità della popolazione – che si tratti di persone affette dal Sars-Cov-2, o di pazienti che soffrono di malattie croniche. Le dotazioni sono, nella maggior parte dei casi, precarie. Il personale medico è insufficiente in alcuni ospedali, anche perché molti medici e infermieri sono andati allestero, in cerca di stipendi più alti e di condizioni decenti di lavoro. La situazione è difficile e persino disastrosa nelle città medie e piccole, in cui non cè né personale e non ci sono neanche i mezzi per ottenere risultati professionali.
Perciò, al momento, nel contesto in cui il numero dei contagi dal nuovo coronavirus è alto – sui 10.000 al giorno – il sistema sanitario romeno fatica a far fronte allepidemia. Uno dei problemi scottanti riguarda il numero dei posti-letto nei reparti di terapia intensiva: anche se il loro numero aumentasse, non ci sono sufficienti medici e infermieri che si occupino dei malati. La recente tragedia allOspedale Provinciale di Piatra Neamț (nord-est) ha provocato brividi in tutto il Paese: più persone ricoverate in terapia intensiva sono bruciate vive, nellincendio che sembra sia scoppiato a causa di un guasto allattrezzatura medica del reparto.
Di conseguenza, il capo dello stato, ha convocato, mercoledì, rappresentanti delle autorità, medici e ingegneri biomedici che gli hanno presentato una valutazione dellinfrastruttura e delle disfunzionalità a livello nazionale. In seguito allincontro, Klaus Iohannis ha dichiarato che in primo luogo, è necessario modernizzare gli impianti di distribuzione dei gas medicinali, soprattutto di ossigeno, e gli impianti elettrici. In questo caso abbiamo trovato la soluzione di preparare un programma di finanziamento bene messo a punto, impiegando fondi europei. In secondo luogo, bisogna rielaborare gli strumenti legislativi e finanziari che permettano lesistenza di un sistema di manutenzione della tecnica ospedaliera. Un ruolo importante spetta alle risorse umane – bisognerà utilizzare e coinvolgere di più gli ingegneri biomedici nel funzionamento degli ospedali. Tutti q uesti aspetti saranno inseriti nel pacchetto di leggi relative alla riforma della Salute, che al momento è in corso di elaborazione al Ministero della Salute, ha sottolineato il capo dello stato.