Covid-19: Romania, prorogato stato di allerta
Ciò che viene chiamato, in termini eufemistici, la nuova normalità” provocata dalla pandemia di COVID-19 determina, in Romania, la proroga dello stato di allerta di altri 30 giorni a cominciare da sabato. Istituito dal Governo già dallo scorso maggio, dopo due mesi di stato di emergenza, quello di allerta mantiene le restrizioni proposte anteriormente dal Comitato per le Situazioni di Emergenza, sullo sfondo di una nuova esplosione dei contagi che superano, sempre più spesso, dieci mila al giorno, mentre vengono superati l’uno dopo l’altro anche i record dei decessi e dei malati ricoverati nelle terapie intensive. In sempre più località si istituisce la quarantena, si restringono le attività negli spazi pubblici e gli abitanti si possono spostare solo se muniti di autodichiarazioni.
Bogdan Matei, 13.11.2020, 13:16
Il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat, ha precisato che le misure di protezione sanitaria decise, in precedenza, assieme agli esperti di epidemiologia, restano ancora in vigore. “Quanto alla proroga dello stato di allerta, non introdurremo misure restrittive in più. Siamo del parere che, al momento, abbiamo a disposizione tutti gli strumenti per fermare l’aumento dei contagi”, sostiene, dal canto suo, il premier Ludovic Orban. Ci auguriamo che la situazione migliori, che diminuisca il numero dei contagi e gradualmente, man mano che diminuirà, ci auguriamo di tornare a poco a poco a un’attività quanto più vicina alla normalità”, ha aggiunto il capo del Governo.
Il nuovo mese di stato di allerta include anche la festa nazionale, il 1 Dicembre, celebrata tradizionalmente sulla strada da decine di migliaia di romeni che assistevano alla famosa parata militare organizzata in tutte le grandi città. Quest’anno le cerimonie si svolgeranno senza pubblico. Al massimo 400 persone possono presenziare, nella Capitale, alle cerimonie nella Piazza dell’Arco di Trionfo e solo 100 nei capoluoghi provinciali.
Le condizioni in cui si svolgerà il voto alle elezioni politiche del 6 dicembre restano identiche a quelle applicate alle amministrative del 27 settembre scorso. Norme rigorose di protezione sanitaria, come indossare le mascherine, disinfettarsi le mani all’entrata e all’uscita dai seggi elettorali, mantenere il distanziamento fisico di almeno un metro, hanno accompagnato allora, per la prima volta, il processo di voto.
La gestione dell’epidemia è resa ancora più complicata dall’instabilità politica e dalla campagna elettorale — notano, in ugual misura, la stampa romena e straniera, che riferiscono sulle elezioni che dovranno risolvere le dispute fra l’attuale governo liberale e l’opposizione di sinistra di Bucarest. I commentatori notano, inoltre, che la pressione sugli ospedali romeni diventa sempre maggiore e che aumentano le scontentezze del personale sanitario, perché i politici non mantengono le promesse di sostenere chi è in prima linea nella lotta contro la pandemia”.