Covid-19: Romania da oggi in lockdown parziale
Indossare la mascherina protettiva è dobbligo in tutti gli spazi pubblici chiusi o aperti, a prescindere dal tasso di contagio nella rispettiva zona. In tutte le scuole si applica lo scenario rosso, quindi le lezioni si svolgono esclusivamente online. Restano tuttavia aperti i dopo-scuola e gli asili.
Eugen Coroianu, 09.11.2020, 12:16
Indossare la mascherina protettiva è dobbligo in tutti gli spazi pubblici chiusi o aperti, a prescindere dal tasso di contagio nella rispettiva zona. In tutte le scuole si applica lo scenario rosso, quindi le lezioni si svolgono esclusivamente online. Restano tuttavia aperti i dopo-scuola e gli asili.
Le istituzioni pubbliche e private dovranno riconsiderare le modalità di lavoro dei dipendenti, avendo lobbligo di svolgere in smart working tutte le attività fattibili da remoto. Diventa dobbligo anche applicare orari di lavoro diversi, soprattutto se il numero dei dipendenti supera 50. I negozi chiuderanno entro le ore 21:00. Funzioneranno con orari normali solo le compagnie di consegna a domicilio, le farmacie e i distributori di benzina. Gli spostamenti di notte sono limitati e sono necessari documenti giustificativi.
Sono vietati gli spostamenti nella fascia oraria compresa tra le 23:00 e le 5:00, con alcune eccezioni e in base a documenti giustificativi, titoli di viaggio, tessere di riconoscimento, dichiarazioni rilasciate dal datore di lavoro oppure autodichiarazioni. Le eccezioni includono gli spostamenti per motivi professionali, assistenza medica durgenza, per acquistare medicinali, curare o accompagnare bambini, anziani, disabili oppure in caso di decesso, ha spiegato il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat.
Raed Arafat ha aggiunto che le autorità si aspettano ad un aumento del numero dei contagi, però se le nuove misure saranno applicate correttamente, fra 30 giorni si potrebbe assistere ad una curva discendente. In caso contrario, potrebbero essere applicate ulteriori restrizioni. Una misura che ha destato malcontento è la chiusura dei mercati agroalimentari e delle fiere in spazi chiusi.
Qualche decina di piccoli produttori e mercanti ha protestato a Brăila (sud-est), dopo di che il sindaco Marian Dragomir ha trovato una soluzione. Metteremo a loro disposizione bancarelle allesterno dei mercati, chioschi gratuiti forniti dal Comune, perché questanno non organizzeremo più il Mercatino di Natale. Le casette saranno dotate anche di energia elettrica. Se allestiremo le bancarelle, garantendo tutte le condizioni allesterno, potranno continuare a svolgere la loro attività come i grandi centri commerciali, allinterno del mercato aperto, laccesso sarà coordinato e in questo modo aiuteremo i produttori e i mercanti, ha detto il sindaco Marian Dragomir.
Anche i sindaci di altre città hanno annunciato che prenderanno misure simili. Centinaia di persone hanno protestato ieri sera a Bucarest, davanti alla sede del Governo, contro le restrizioni imposte. I gendarmi hanno inflitto multe e avvertimenti.