Moldova: reazioni romene dopo le elezioni
La candidata pro-europea del Partito d’Azione e Solidarietà, Maia Sandu, ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali organizzate, domenica, in Moldova, repubblica ex-sovietica a maggioranza romenofona. Economista di mestiere, Maia Sandu si è laureata all’Università di Harvard, è stata premier e ministro dell’Istruzione e ha ottenuto nel primo turno delle presidenziali il 36,16% dei voti, superando il presidente in carica, il filorusso Igor Dodon, che ha ottenuto il 32,16%. Seguirà la sfida finale del 15 novembre, come avvenuto quattro anni fa, quando ad aggiudicarsi la vittoria, è stato Igor Dodon.
Leyla Cheamil, 03.11.2020, 12:08
La candidata pro-europea del Partito d’Azione e Solidarietà, Maia Sandu, ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali organizzate, domenica, in Moldova, repubblica ex-sovietica a maggioranza romenofona. Economista di mestiere, Maia Sandu si è laureata all’Università di Harvard, è stata premier e ministro dell’Istruzione e ha ottenuto nel primo turno delle presidenziali il 36,16% dei voti, superando il presidente in carica, il filorusso Igor Dodon, che ha ottenuto il 32,16%. Seguirà la sfida finale del 15 novembre, come avvenuto quattro anni fa, quando ad aggiudicarsi la vittoria, è stato Igor Dodon.
A Bucarest, il premier Ludovic Orban si è congratulato con Maia Sandu per l’esito ottenuto domenica al primo turno delle presidenziali. Il capo dell’Esecutivo è del parere che Maia Sandu sia la candidata che guiderà più fermamente la Moldova sulla traiettoria europea. Sono convinto che sarà osservata la democrazia, che le elezioni nel secondo turno si svolgeranno in condizioni di legalità e nel rispetto del diritto di voto di ogni cittadino della Moldova. Voglio trasmettere un messaggio di fiducia che Maia Sandu è la candidata alla carica presidenziale che può garantire una Moldova in cui siano osservati i diritti umani, in cui ogni persona abbia la chance a una vita migliore, una Moldova che seguirà con maggiore decisione la traiettoria europea, la traiettoria di uno sviluppo economico e il rispetto degli standard europei sulla qualità della vitaˮ, ha affermato Ludovic Orban.
Anche il Ministero degli Esteri di Bucarest sottolinea, in un comunicato, che è di fondamentale importanza che il secondo turno delle presidenziali in Moldova si svolga “con la massima trasparenza”, in conformità agli standard europei e internazionali e ai principi democratici. Allo stesso tempo, i rappresentanti del ministero ricordano che la Romania sostiene fermamente l’iter europeo dello stato confinante, l’unico in grado di offrire ai cittadini la prosperità che meritano.
Il co-presidente dell’Alleanza USR-PLUS, Dacian Cioloş, leader del gruppo Renew Europe del Parlamento Europeo, ha definito “notevole” il risultato ottenuto da Maia Sandu nel primo turno delle presidenziali, aggiungendo che le augura di mantenere lo stesso vantaggio anche nel secondo turno. Dal canto suo, il presidente del PMP, Eugen Tomac, si è congratulato con Maia Sandu per la vittoria ottenuta ed ha affermato che il suo partito mantiene l’obiettivo di promuovere l’unificazione della Romania con la Moldova. Per quanto riguarda il secondo turno delle presidenziali, l’analista politico Iulian Chifu è del parere che i voti saranno pro- e contro Igor Dodon, ma che Maia Sandu è favorita. A suo vantaggio potrebbe essere anche il voto dell’elettorato della diaspora, ha precisato ancora Iulian Chifu.