Covid-19: nuova normativa per i malati
Sottofinanziato per anni, il sistema sanitario romeno è uno dei meno performanti in Europa e i problemi si notano ancora di più in situazioni di crisi, come quella che il nostro Paese sta attraversando dalla fine dello scorso febbraio. Uno di questi problemi è la proporzionalità inversa tra la crescita da un giorno all’altro del numero delle persone contagiate dal nuovo coronavirus e i letti disponibili negli ospedali. Mentre fino a poco tempo fa sostenevano il ricovero ospedaliero anche degli asintomatici o dei malati con forme leggere, adesso le autorità sanitarie hanno cambiato le regole e hanno deciso che queste due categorie siano curate a casa. Lo scopo è di far posto negli ospedali per i malati a rischio elevato di complicanze.
Roxana Vasile, 29.10.2020, 11:37
Sottofinanziato per anni, il sistema sanitario romeno è uno dei meno performanti in Europa e i problemi si notano ancora di più in situazioni di crisi, come quella che il nostro Paese sta attraversando dalla fine dello scorso febbraio. Uno di questi problemi è la proporzionalità inversa tra la crescita da un giorno all’altro del numero delle persone contagiate dal nuovo coronavirus e i letti disponibili negli ospedali. Mentre fino a poco tempo fa sostenevano il ricovero ospedaliero anche degli asintomatici o dei malati con forme leggere, adesso le autorità sanitarie hanno cambiato le regole e hanno deciso che queste due categorie siano curate a casa. Lo scopo è di far posto negli ospedali per i malati a rischio elevato di complicanze.
Tramite un decreto del ministero della Salute, d’ora in poi, le persone rilevate positive hanno l’obbligo di avvisare il medico di base, che dovrà monitorarle e trasmettere i dati alla Direzione di Sanità Pubblica. Gli asintomatici o le persone con sintomi leggeri che non hanno bisogno di ricovero si possono isolare nelle proprie abitazioni o ad un indirizzo che devono comunicare. I pazienti che presentano sintomi e sono a rischio, possono essere trasportati con le ambulanze negli ospedali Covid, su raccomandazione o dietro la sollecitazione del medico di base e con la loro approvazione, saranno sottoposti a una valutazione clinica e poi ricoverati, sempre con il loro accordo, negli ospedali di I e II fase che dispongono di reparti di terapia intensiva o negli ospedali di supporto, nel caso in cui i primi non avessero reparti ATI. Solo che, nella situazione in cui un malato avesse bisogno di cura in terapia intensiva, appare il rischio che non ci siano sufficienti posti disponibili. E se tuttavia viene aumentato il numero di letti, si nota che il personale medico è insufficiente.
Perciò, il Governo ha adottato anche una bozza di ordinanza d’urgenza che permette di assumere senza concorso, all’Ospedale Gerota di Bucarest, subordinato al Ministero dell’Interno, 200 medici neolaureati specializzati in ATI, pronto soccorso, pneumologia, malattie infettive, epidemiologia e radiologia. Per un periodo di sei mesi, i 200 medici potranno essere distaccati tramite un decreto del capo del Dipartimento per le Situazioni d’Urgenza presso gli ospedali che hanno bisogno di personale e contribuiranno alla cura delle persone rilevate positive al Covid. Al termine del periodo per cui sono stati assunti, i medici potranno essere inquadrati negli ospedali pubblici a tempo indeterminato, nei limiti dei posti disponibili, e potranno esercitare la professione di medico ovunque nel Paese.