Economia: la situazione del bilancio in Romania
Il ministro delle Finanze, Florin Cîţu, ha annunciato martedì che il deficit di bilancio della Romania, nei primi nove mesi di quest’anno, ha superato il 6% del PIL arrivando a una cifra totale di 67 miliardi lei (pari a circa 13,7 miliardi di euro). Per fare un paragone, l’anno scorso, il deficit di bilancio della Romania era metà di quello attuale. La Romania sta attraversando, accanto all’economia globale, la più grave crisi degli ultimi 100 anni”, sottolinea il ministro Cîţu, aggiungendo che si tratta di un’opinione ampliamente condivisa da tutti quelli che studiano le economie globali. Allo stesso tempo, concordando con loro, il ministro è del parere che “la Romania supererà questo periodo e avrà una situazione migliore rispetto a quella stimata dagli analisti, dalla Commissione Europea e da altri. E lo scenario di base, la ripresa a forma di V, è uno scenario che sarà ed è confermato dai dati”.
Daniela Budu, 28.10.2020, 11:47
Il ministro delle Finanze, Florin Cîţu, ha annunciato martedì che il deficit di bilancio della Romania, nei primi nove mesi di quest’anno, ha superato il 6% del PIL arrivando a una cifra totale di 67 miliardi lei (pari a circa 13,7 miliardi di euro). Per fare un paragone, l’anno scorso, il deficit di bilancio della Romania era metà di quello attuale. La Romania sta attraversando, accanto all’economia globale, la più grave crisi degli ultimi 100 anni”, sottolinea il ministro Cîţu, aggiungendo che si tratta di un’opinione ampliamente condivisa da tutti quelli che studiano le economie globali. Allo stesso tempo, concordando con loro, il ministro è del parere che “la Romania supererà questo periodo e avrà una situazione migliore rispetto a quella stimata dagli analisti, dalla Commissione Europea e da altri. E lo scenario di base, la ripresa a forma di V, è uno scenario che sarà ed è confermato dai dati”.
In una conferenza online, Florin Cîţu ha spiegato l’origine di questo deficit di bilancio: La metà del deficit di bilancio registrato finora, cioè il 3,5% del PIL, rappresenta fondi rimasti agli operatori economici tramite la concessione di alcune facilità fiscali, tramite investimenti o spese eccezionali fatte per contrastare gli effetti dell’epidemia di Covid-19. E’ stato rinviato il pagamento di certi oneri fiscali, l’ammontare dell’IVA restituita è stato maggiore rispetto a quello registrato l’anno scorso, sempre nei primi nove mesi dell’anno, gli abbuoni per il pagamento dell’imposta sul profitto entro la scadenza ammontano a 570 milioni di lei (pari a 116 milioni di euro). Allo stesso tempo, abbiamo investito 6,83 miliardi di lei in più rispetto all’anno scorso (pari a 1,4 miliardi di euro). Ovviamente, ci sono anche pagamenti a carattere eccezionale apparsi in seguito alla crisi generata dal coronavirus che ammontano a 10,35 miliardi di lei (pari a 2,11 miliardi di euro). Senza queste spese avremmo avuto questi soldi ancora alle casse dello stato e allora il deficit sarebbe stato molto più basso”.
Tra le spese pubbliche a carattere eccezionale legate alla pandemia di Covid, una parte importante è il corrispondente di misure attive come la cassa-integrazione e il pagamento di quasi la metà dello stipendio lordo dei dipendenti mantenuti in servizio. Il ministro delle Finanze ha inoltre precisato che, nel periodo analizzato, sono stati spesi per investimenti 30 miliardi di lei (oltre 6 miliardi di euro), di cui quasi un terzo da fondi esterni non-rimborsabili. Le somme più significative sono state stanziate ai Trasporti, alla Difesa, al Lavori pubblici, alla Salute, all’Ambiente e all’Agricoltura della Romania. Il ministro Florin Cîțu ha dichiarato che, per quanto riguarda i pagamenti, oltre un miliardo di lei (circa 224 milioni di euro) rappresenta le somme in più relative al aumento del punto-pensione a cominciare dal 1 settembre. Secondo le stime ufficiali, il deficit di bilancio aumenterà all’8,6% del PIL quest’anno, oltre la metà essendo direttamente connessa alla crisi che la Romania sta attraversando.