Covid-19: nuovi focolai in Romania
Nuovi focolai di coronavirus appaiono in Romania, mentre il numero dei casi continua ad aumentare da un giorno all’altro. Le autorità attirano l’attenzione sul rischio che il sistema sanitario non faccia più fronte ai nuovi contagi. Ci sono centinaia di focolai di Covid-19 in Romania, la maggior parte nelle case di cura per bambini e anziani. Ci sono focolai anche in ospedali, istituzioni pubbliche, scuole e club sportivi. In seguito a questa situazione, le autorità hanno preso misure tramite cui sperano di contenere la diffusione del virus e che siano accertati meno contagi e meno focolai. Le scuole, i licei e gli asili delle province in cui è stata superata la soglia di 3 contagi su mille abitanti sono stati chiusi e si fanno solo lezioni online. Sotto allerta rossa si trovano quasi tutte le grandi città del Paese, la capitale compresa.
Daniela Budu, 27.10.2020, 11:44
Oltre a lezioni esclusivamente online per 14 giorni, lo scenario rosso presuppone anche l’obbligo di indossare la mascherina sulla strada, come pure in qualsiasi spazio pubblico all’aperto o all’interno di un edificio, ma anche la chiusura dei ristoranti e delle caffetterie all’interno. Sospese le attività anche nelle sale di giochi d’azzardo, nei cinema e teatri. Negli ospedali romeni sono ricoverate centinaia di malati di Covid-19 in stato grave, nelle terapie intensive, decine di persone muoiono ogni giorno a causa delle infezioni e altre migliaia di casi sono diagnosticate ogni giorno.
Sono passati otto mesi dall’accertamento del primo contagio da Covid-19 in Romania. Nelle ultime settimane, il tasso di contagio è aumentato in tutto il Paese e tutti i letti destinati ai malati di Covid sono già occupati. Bucarest si piazza al primo posto con il maggior numero di contagi al giorno. Secondo i rapporti delle autorità, molti casi si verificano anche nelle province di Timiş (ovest), Cluj (nord-ovest) e Iaşi (nord-est), dove ci sono anche i più numerosi focolai. L’indice dei contagi cumulato in 14 giorni rapportato ai 1000 abitanti si mantiene sopra il 3 nella capitale, come pure nelle province di Alba (centro), Cluj e Harghita (centro-nord). Anche grandi città come Sibiu (centro), Timişoara (ovest), Arad (ovest) hanno registrato un numero elevato di focolai di Covid-19.
A livello europeo, la Romania si piazza tra i 23 stati europei in cui gli sviluppi della pandemia destano una seria preoccupazione nell’Unione, sia per il numero alto di contagi tra la popolazione anziana accertato ogni giorno nelle ultime due settimane, sia per il tasso dei decessi. Inoltre, la Romania si piazza al secondo posto in Europa dal punto di vista della mortalità provocata dal coronavirus. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Europa deve accelerare l’implementazione delle misure necessarie, perché è molto indietro nella lotta contro il virus. Inoltre, l’OMS ammonisce che c’è bisogno di un maggiore impegno nella protezione del personale sanitario. L’organizzazione esorta le autorità sanitarie nazionali a tenere sotto controllo la diffusione del Covid-19, anche nei luoghi con focolai sempre più numerosi e afferma che gli stati non possono e non devono arrendersi di fronte alla pandemia.