COVID-19: nuovi appelli delle autorità
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, è uscito pubblicamente anche questa settimana, come ha fatto negli ultimi sei mesi, per esortare la popolazione alla prudenza e alla responsabilità nell’applicazione delle regole volte a fermare il diffondersi del nuovo coronavirus. Il capo dello stato ha sottolineato che il Paese si trova in un momento difficile, in cui si verifica un aumento accelerato dei contagi e dei casi gravi, che richiedono il ricovero nei reparti di terapia intensiva, intensificando la pressione sul sistema sanitario.
Ştefan Stoica, 14.10.2020, 12:25
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, è uscito pubblicamente anche questa settimana, come ha fatto negli ultimi sei mesi, per esortare la popolazione alla prudenza e alla responsabilità nell’applicazione delle regole volte a fermare il diffondersi del nuovo coronavirus. Il capo dello stato ha sottolineato che il Paese si trova in un momento difficile, in cui si verifica un aumento accelerato dei contagi e dei casi gravi, che richiedono il ricovero nei reparti di terapia intensiva, intensificando la pressione sul sistema sanitario.
Ci troviamo già in una tappa difficile, in una cosiddetta seconda ondata dell’epidemia ed è imperativo rovesciare questo trend negativo. Non vuol dire che dobbiamo andare nel panico, però è un atto di massima trasparenza comunicare tutti gli aspetti atti a rendere anche i più reticenti di noi consapevoli della gravità della situazione”, ha affermato Klaus Iohannis.
In questo momento non è necessario dichiarare lo stato di emergenza per contenere il diffondersi del nuovo coronavirus, ha affermato il presidente. Egli ha tuttavia attirato l’attenzione che nel momento in cui tale ipotesi sarà menzionata dagli specialisti, verrà esaminata. Per il momento, la Romania resta in stato di allerta e gli specialisti ai quali accennava il presidente Iohannis ritengono necessaria l’estensione delle restrizioni. Indossare la mascherina sarà d’obbligo in tutti gli spazi aperti nelle zone in cui l’incidenza dei contagi dal nuovo coronavirus supera tre su mille abitanti. Fino alla diminuzione dei contagi, saranno vietati, nel prossimo periodo, gli eventi privati, matrimoni, battesimi, feste di compleanno, cene festive in spazi aperti, come pure gli eventi in spazi chiusi.
Quanto all’orario di funzionamento dei teatri, dei cinema, delle sale spettacoli, dei ristoranti, delle caffetterie, laddove l’incidenza dei contagi dal nuovo coronavirus è inferiore o pari a 1,5 su mille, ci sarà un funzionamento del 50%. Se l’incidenza dei contagi supera 1,5 su mille ed è inferiore a 3 su mille, la capacità di funzionamento sarà del 30%, e l’orario di apertura sarà ridotto fino alle ore 23,00. Quando l’incidenza supera 3 su mille, l’attività sarà fermata. Per la futura campagna elettorale, sono permessi gli eventi all’interno con la partecipazione di 20 persone al massimo e all’esterno con un numero massimo di 50 partecipanti.
Il ministro della Salute, Nelu Tătaru, ha ricordato ai concittadini le regole semplici che limitano il rischio di contagio: indossare la mascherina, mantenere il distanziamento, usare disinfettanti. Abbiamo una vita attiva e vogliamo mantenere una vita attiva. L’aumento dei nuovi contagi porta anche alla crescita di quell’indice cumulativo per 14 giorni, rapportato per mille abitanti e determina ulteriori restrizioni. Dipende solo da noi, da ognuno di noi, dall’osservanza delle norme avere una crescita contenuta e non esponenziale”, ha sottolineato il ministro della Salute.