CCR: spetta al Parlamento decidere data elezioni politiche
In Romania continuano le dispute tra il governo liberale e il capo dello stato, da una parte, e il Parlamento dominato dallopposizione socialdemocratica, dallaltra, arbitrate dalla Corte Costituzionale. La più recente decisione, come tante altre, è favorevole al Parlamento e riguarda la legge che permette al Legislativo di stabilire la data alla quale avranno luogo le elezioni politiche di questanno. La Corte ha respinto la segnalazione del presidente Klaus Iohannis e del Governo e ha stabilito che latto normativo è costituzionale. Tra laltro, loro lamentavano che, pochi mesi prima delle elezioni, la legge sostituisce listituzione nella cui competenza rientra la decisione sulla data dello scrutinio, contrariamente alle norme costituzionali. La ddl adottato dal legislativo prevede che le elezioni possono essere organizzate al più tardi il 15 marzo prossimo, ma non prima del 6 dicembre. Nel frattempo, lesecutivo ha già deciso la data delle elezioni politiche, il 6 dicembre prossimo, e alcune tappe del calendario elettorale sono state già percorse. Cosa segue? Il capo dello stato ha adesso due possibilità: mandare il documento indietro al Parlamento per essere riesaminato o promulgarlo. Considerata la sua posizione in merito, la prima variante sarebbe la più probabile.
Eugen Coroianu, 30.09.2020, 12:48
In Romania continuano le dispute tra il governo liberale e il capo dello stato, da una parte, e il Parlamento dominato dallopposizione socialdemocratica, dallaltra, arbitrate dalla Corte Costituzionale. La più recente decisione, come tante altre, è favorevole al Parlamento e riguarda la legge che permette al Legislativo di stabilire la data alla quale avranno luogo le elezioni politiche di questanno. La Corte ha respinto la segnalazione del presidente Klaus Iohannis e del Governo e ha stabilito che latto normativo è costituzionale. Tra laltro, loro lamentavano che, pochi mesi prima delle elezioni, la legge sostituisce listituzione nella cui competenza rientra la decisione sulla data dello scrutinio, contrariamente alle norme costituzionali. La ddl adottato dal legislativo prevede che le elezioni possono essere organizzate al più tardi il 15 marzo prossimo, ma non prima del 6 dicembre. Nel frattempo, lesecutivo ha già deciso la data delle elezioni politiche, il 6 dicembre prossimo, e alcune tappe del calendario elettorale sono state già percorse. Cosa segue? Il capo dello stato ha adesso due possibilità: mandare il documento indietro al Parlamento per essere riesaminato o promulgarlo. Considerata la sua posizione in merito, la prima variante sarebbe la più probabile.
Prendendo in calcolo tale scenario, lex presidente della CCR, Augustin Zegrean, ha dichiarato alla radio pubblica che, fino a quando la legge non entrerà in vigore, il Parlamento non può stabilire la data delle elezioni. Io non credo che il Parlamento possa modificare questa data, perché la durata del mandato è stabilita dalla Costituzione e non può essere prorogata se non in situazioni speciali. Dunque, anche se decideranno che le elezioni si svolgano a gennaio o a febbraio, il mandato si conclude nel momento in cui ricorrono quattro anni da quando è iniziato. Dopo, anche se non vengono subito organizzate elezioni, il Parlamento resta in carica, ma non può più adottare leggi organiche, non può più modificare la Costituzione, non può più fare quasi niente, ha spiegato Augustin Zegrean.
Il premier Ludovic Orban ha definito la decisione della CCR una cosa “molto strana e si è chiesto cosa succederebbe nella situazione ipotetica in cui i parlamentari non volessero stabilire una data per le elezioni. La legge in base alla quale la data delle politiche di questanno è stabilita dal Parlamento, e non dal Governo, come avvenuto negli ultimi 30 anni, è stata proposta da PSD, ALDE e UDMR ed è stata adottata, a luglio, sia dal Senato che dalla Camera dei Deputati. Fino a quando non sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, il processo elettorale per le elezioni politiche si svolge secondo la legislazione vigente, e la data resta quella stabilita dal governo – il 6 dicembre. Nel frattempo, in Romania si sono appena concluse le amministrative e la relativa campagna elettorale e la popolazione aspetta di vedere sia linsediamento dei nuovi sindaci, che gli effetti epidemiologici dello scrutinio, nel contesto dellaumento dei contagi dal nuovo coronavirus.