Politica: Romania in attesa delle elezioni amministrative
Più di 18 milioni di romeni sono chiamati domenica alle urne per eleggere i sindaci, i presidenti dei consigli provinciali e i membri dei consigli locali e provinciali nei prossimi quattro anni. Lo scrutinio si doveva svolgere a giugno, però è stato rinviato a causa della pandemia di coronavirus e i mandati degli eletti locali sono stati prorogati. C’è chi ora critica la decisione, tenuto conto che il numero dei contagi è aumentato moltissimo in Romania rispetto al mese di giugno, ma d’altra parte chi avrebbe potuto sapere allora come si evolveva la situazione?! Sono, probabilmente, le prime elezioni amministrative nella storia del Paese che si svolgono in condizioni di pandemia e nessuno può anticipare quanto e come l’attuale contesto influirà sulla presenza alle urne. Quello che si sa con certezza è che gli elettori e tutte le persone coinvolte nel processo di voto devono osservare alcune regole molto rigorose di sicurezza sanitaria, come indossare le mascherine protettive, mantenere il distanziamento sociale, ridurre al minimo i contatti tra persone e con oggetti comuni, disinfettare le mani e misurare la temperatura corporea.
Eugen Coroianu, 25.09.2020, 13:00
Le autorità hanno dato assicurazioni che, se verranno osservate le misure di sicurezza, il rischio di contagio non aumenterà, ma anche dall’opposizione ci sono stati suggerimenti per un nuovo rinvio dello scrutinio. Dal punto di vista statistico, sono stati allestiti oltre 18 mila seggi elettorali a livello nazionale, di cui oltre 1.200 a Bucarest. I consigli locali, provinciali, i sindaci e i presidenti dei consigli provinciali vengono eletti tramite voto universale, segreto e liberamente espresso. Nella capitale, gli elettori votano per la designazione del consiglio locale e del sindaco del rione di residenza, del Consiglio Generale di Bucarest e del sindaco generale della capitale. I consigli locali e provinciali vengono eletti per circostrizioni elettorali, in base al voto sulle liste, secondo il principio della rappresentazione proporzionale. In questo caso il voto è considerato uno politico e potrebbe rendere un’idea di cosa succederà alle politiche previste nel mese di dicembre. I sindaci dei comuni, delle città, dei municipi, dei rioni di Bucarest, il sindaco generale e il presidente del consiglio provinciale vengono eletti per circoscrizioni elettorali, tramite voto uninominale.
Hanno diritto di voto i cittadini romeni che hanno compiuto i 18 anni e che non sono soggetti ad alcun divieto giudiziario e i cittadini dell’UE con domicilio o residenza in Romania. I principali sfidanti sono i grandi partiti: il PSD — che aveva stravinto le precedenti elezioni amministrative e politiche e il PNL, partito dal quale proviene anche il presidente romeno, Klaus Iohannis, adesso al secondo mandato. I liberali, attualmente al governo, hanno vinto le precedenti elezioni europee superando i socialdemocratici, all’opposizione però maggioritari nel Parlamento. Di buone percentuali tra gli intenti di voto gode anche l’Alleanza di centro-destra USR – PLUS che ha ottenuto un numero significativo di voti alle europee e che ha, nelle grandi città, un elettorato numeroso, scontento dei partiti tradizionali. Hanno proposto candidati anche alcuni partiti che si aggirarono intorno alla soglia elettorale del 5%. Le elezioni si svolgono in un unico turno e, stando agli analisti, come al solito, in Romania conterà molto l’affluenza alle urne.