Elezioni politiche: il voto dei romeni all’estero
Quasi 4.000 cittadini romeni con domicilio o residenza all’estero si sono iscritti sul portale votstrainatate.ro scegliendo il voto in un seggio elettorale alle elezioni politiche del 6 dicembre prossimo, la maggior parte in Gran Bretagna, Germania, Spagna e Italia. Per questa opzione, il periodo d’iscrizione, iniziato il 1° aprile, si è concluso. Però è stata prorogata di un mese, fino al 22 ottobre, la scadenza entro la quale i romeni si possono ancora registrare per il voto per corrispondenza. Hanno scelto finora questa modalità di votazione circa 12.500 persone, la maggior parte in Gran Bretagna, Germania, Svizzera, Spagna, Francia e Italia. L’Autorità Elettorale Permanente annuncia che, a causa della pandemia di Covid-19, più Paesi, inclusi alcuni stati europei, non permetteranno l’allestimento di seggi elettorali né all’esterno, né all’interno delle missioni diplomatiche. In tale contesto, si raccomanda a tutti i romeni della diaspora di scegliere il voto per corrispondenza, come modalità sicura e comoda a distanza, senza costi e rischi, soprattutto nel contesto dell’incertezza legata agli sviluppi della crisi sanitaria.
Daniela Budu, 23.09.2020, 11:45
Quasi 4.000 cittadini romeni con domicilio o residenza all’estero si sono iscritti sul portale votstrainatate.ro scegliendo il voto in un seggio elettorale alle elezioni politiche del 6 dicembre prossimo, la maggior parte in Gran Bretagna, Germania, Spagna e Italia. Per questa opzione, il periodo d’iscrizione, iniziato il 1° aprile, si è concluso. Però è stata prorogata di un mese, fino al 22 ottobre, la scadenza entro la quale i romeni si possono ancora registrare per il voto per corrispondenza. Hanno scelto finora questa modalità di votazione circa 12.500 persone, la maggior parte in Gran Bretagna, Germania, Svizzera, Spagna, Francia e Italia. L’Autorità Elettorale Permanente annuncia che, a causa della pandemia di Covid-19, più Paesi, inclusi alcuni stati europei, non permetteranno l’allestimento di seggi elettorali né all’esterno, né all’interno delle missioni diplomatiche. In tale contesto, si raccomanda a tutti i romeni della diaspora di scegliere il voto per corrispondenza, come modalità sicura e comoda a distanza, senza costi e rischi, soprattutto nel contesto dell’incertezza legata agli sviluppi della crisi sanitaria.
Anche il presidente Klaus Iohannis ha esortato i romeni all’estero a registrarsi per il voto per corrispondenza alle politiche del prossimo dicembre, precisando che non c’è alcuna garanzia in merito all’allestimento di seggi elettorali in tutti i Paesi. “Quando abbiamo promosso il voto per corrispondenza, abbiamo pensato che sarebbe bene che tutti i romeni della diaspora avessero la possibilità di votare anche nell’eventualità in cui non potranno arrivare al seggio elettorale. Non abbiamo pensato allora a una pandemia, ma ecco che la procedura del voto per corrispondenza è molto utile e vorrei consigliare i romeni all’estero di iscriversi per questa variante.” — dichiarava, di recente, il capo dello stato romeno in una conferenza stampa. Alcuni esponenti di Gran Bretagna hanno raccomandato alle autorità di Bucarest di garantire la possibilità del voto per corrispondenza alle politiche del 6 dicembre.
Tramite il voto per corrispondenza evitiamo lo spostamento ai seggi elettorali e il contatto con persone sconosciute, osservando la regola del distanziamento sociale” — è del parere anche l’ambasciatore di Romania a Londra, Dan Mihalache. Risposte simili sono arrivate anche da stati come Malta, Olanda, Canada, Nigeria, Nuova Zelanda, dove le autorità di Bucarest rischiano di non poter organizzare elezioni politiche nemmeno nelle sedi delle missioni consolari. Va precisato che anche in Spagna e Italia, dove alle presidenziali dell’anno scorso hanno votato oltre 320.000 connazionali, si parla di restrizioni e si raccomanda di non allestire seggi elettorali. Alle presidenziali dello scorso anno, quasi un milione di romeni ha votato all’estero.