Difesa: il primo sistema Patriot in Romania
Da giovedì, l’esercito romeno ha in dotazione il primo sistema missilistico terra-aria Patriot, di produzione americana, uno dei migliori sistemi di difesa antiaerea, identico a quello in uso negli USA. È il primo equipaggiamento importante acquistato e fornito dopo la firma nel 2015 dell’Accordo politico nazionale sull’aumento del finanziamento per la difesa, come precisato dal ministro della difesa romeno, Nicolae Ciucă. Egli ha precisato che il sistema dispone della più moderna configurazione hardware e software, che permette di rispondere a tutti i tipi di minacce aeree attuali.
Eugen Coroianu, 18.09.2020, 12:44
“L’operazionalizzazione del primo sistema Patriot è solo il primo passo per la realizzazione di una forte capacità di difesa aerea del nostro Paese, che contribuirà significativamente al consolidamento della posizione di deterrenza e difesa della NATO sul fianco est”, ha aggiunto Nicolae Ciucă. La Romania diventa il 17/mo Paese a disporre di un simile sistema e il settimo tra gli stati membri NATO. Presente alla cerimonia svolta al Centro Nazionale di Addestramento per la Difesa Antiaerea del Capo Midia (sud-est), il premier Ludovic Orban ha affermato: “La Romania ha deciso e rispetta il suo impegno di stanziare il 2% del PIL alle spese di difesa, per l’implementazione di questo programma di dotazione. Nell’ambito del programma di dotazione, il sistema di missili Patriot è estremamente importante. La Romania è un Paese più sicuro grazie ai missili Patriot e i cittadini romeni sono difesi meglio.”
Definendo questo un momento storico, Ludovic Orban ha sottolineato che la Romania ha scelto chiaramente di essere membro della NATO e dell’Unione Europea e di firmare un partenariato strategico con gli USA. Siamo un partner leale, che osserva tutti i suoi impegni nell’ambito di queste alleanze e partenariati — ha precisato ancora il primo ministro. Dal canto suo, il presidente ad interim del Senato, Robert Cazanciuc, ha affermato che è un giorno speciale per l’Esercito e per la storia della Romania. Egli ha ricordato che i genitori e i nonni dei romeni guardavano all’orizzonte della storia in attesa degli americani, sperando in una liberazione dall’influenza sovietica per riconquistare la libertà. Siamo membri di una generazione privilegiata, di una generazione che ha contribuito all’avverarsi di questo sogno e all’incamminare del nostro Paese sulla strada irreversibile di una nazione che condivide i valori democratici e i diritti fondamentali dell’uomo — ha concluso Cazanciuc.
L’ambasciatore americano a Bucarest, Adrian Zuckerman, ha spiegato che, con l’arrivo dei missili Patriot, la Romania rafforza la sua posizione di garante della sicurezza dell’Europa e della regione del Mar Nero. Assistiamo alla nascita di una nuova epoca in cui la Romania può difendersi e difendere la NATO contro le minacce balistiche esterne — ha affermato il diplomatico. Per i militari romeni seguirà una tappa di addestramento assistito da parte dei partner americani. Altri tre sistemi Patriot arriveranno nel Paese nel 2022.