COVID-19: personale insufficiente nelle Direzioni di Sanità Pubblica
Le direzioni di sanità pubblica hanno personale insufficiente in questo momento. Lo ha affermato il ministro della Salute romeno, Nelu Tătaru, precisando che in ogni provincia sono stati distaccati medici e infermieri scolastici che aiuteranno allo svolgimento delle indagini epidemiologiche, dopo l’aumento del numero di contagi da COVID-19. Si tratta di quasi mille professionisti del settore sanitario in tutto il Paese. Il ministro ha spiegato che va seguito ciascun caso di contagio e che l’indagine epidemiologica effettuata dalla DSP deve essere portata a termine entro 24 ore. Gli esiti vanno inseriti in una base dati di modo che successivamente si possano seguire gli eventuali focolai e prendere le misure necessarie.
Eugen Coroianu, 04.08.2020, 12:04
“Con indagini epidemiologiche corrette, circuiti epidemiologici corretti negli ospedali, controlli, avremo anche un calo della trasmissione e vedremo anche una diminuzione dei contagi”, ha spiegato Tătaru a una emittente televisiva. Le dichiarazioni e le misure arrivano dopo che la stampa ha segnalato casi in cui è stato impossibile contattare i dipendenti delle DSP. Lunedì, il ministro della Salute ha visitato, senza avvisare, l’Ospedale Provinciale di Emergenza Galați (est), che dispone di un’unità mobile di Terapia Intensiva ma non funziona per mancanza di personale. Anche qui saranno distaccati medici, sebbene, al momento, l’ospedale riesca a far fronte con il proprio reparto di terapia intensiva.
Il numero dei contagi dal nuovo coronavirus potrebbe diminuire nel prossimo periodo se vengono osservate alcune regole, ha ribadito il ministro Nelu Tătaru: “Dipende molto dall’atteggiamento di ognuno di noi. Se osserveremo le regole, manterremo il distanziamento fisico, indosseremo la mascherina negli spazi chiusi, affollati, sui mezzi di trasporto pubblico, se utilizzeremo i disinfettanti, allora la trasmissione comunitaria diminuirà. Cioè fra una settimana e mezzo arriveremo a un plateau, seguito da un calo dei contagi, cioè alla fase discendente del primo episodio pandemico. Se non osserveremo certe regole, il numero di casi aumenterà sempre di più e ad un certo punto le strutture sanitarie saranno soffocate e, in generale, i reparti di terapia intensiva. Allora sarà più difficile. Abbiamo già individuato ospedali e ci prepariamo per la terza e la quarta linea. Ma speriamo che non sia necessario. Nell’attuale contesto dobbiamo osservare alcune regole. Se pensiamo solo a trovare gli ospedali, ma non osserviamo le regole e il numero dei malati continuerà ad aumentare, allora arriverà anche un momento in cui gli ospedali e il personale medico saranno sopraffatti.”
Il ministro della Salute ha aggiunto che una decisione in merito all’inizio del nuovo anno scolastico sarà presa alla metà di questo mese.