COVID-19: contagi in aumento, in Romania
Quasi tutta la settimana scorsa, in Romania sono stati accertati, ogni giorno, più di 300 casi nuovi di contagio dal COVID-19. Sono oltre 24000 i contagi e 1500 i decessi. Tra le persone rilevate positive al coronavirus, circa 17000 sono state dichiarate guarite e dimesse ed è una buona statistica. Ma le autorità governative e sanitarie sono preoccupate a causa del tasso alto di contagi registrato ogni giorno, che mantiene una pressione costante sul sistema sanitario. Le autorità affermano di aver anticipato un aumento del numero di casi, però ammettono che la situazione sembra aggravarsi rispetto alle stime fatte prima di decidere nuove misure di allentamento delle restrizioni, a cominciare dal 15 giugno. Gli specialisti danno la colpa per l’aumento dei contagi al fatto che alcune persone non osservano abbastanza le regole e le raccomandazioni sull’igiene e il distanziamento fisico. Al momento, sono aperte le spiagge e i locali all’aperto e le messe religiose si possono svolgere all’interno delle chiese.
Ştefan Stoica, 22.06.2020, 12:44
I controlli disposti dalle autorità hanno dimostrato che le regole non vengono rispettate dappertutto. Il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat, ha annunciato che nel prossimo periodo i controlli saranno intensificati. Riguardano, principalmente, le strutture dell’industria dell’accoglienza e il trasporto pubblico, per vedere se la gente indossa la mascherina e mantiene la distanza da altre persone. Il ministro della Salute, Nelu Tătaru, spera che il numero alto di contagi degli ultimi giorni non determini una seconda ondata dell’epidemia. Il ministro ha dichiarato che tutte le misure di allentamento si sono basate sulla collaborazione e sulla responsabilità delle persone e che punta su questo anche nel prossimo periodo. Nelu Tătaru: Ci sono alcune norme, sono ancora in vigore alcune restrizioni, misure preventive che vanno rispettate. Abbiamo ricorso alla terza ondata di misure di allentamento fidandoci dello spirito civico e dell’osservanza di certe condizioni. Speriamo sia solo una crescita progressiva e sporadica, non esponenziale, in modo da poter applicare dal 1 luglio ad un ulteriore misura di allentamento, e dopo il 15 luglio e i primi di agosto tornare a una vita quasi normale”.
Solo il gioco politico si svolge al momento nei parametri consueti. Dopo due mesi di armistizio, che hanno coinciso con lo stato di emergenza, i liberali, al governo, e i socialdemocratici, all’opposizione, hanno ripreso gli scontri. Il portavoce del PSD, Lucian Romaşcanu, ha accusato, tra l’altro, il Governo di non presentare la verità sul numero dei contagi dal nuovo coronavirus. Il numero dei test oscilla in funzione degli interessi del PNL, ha affermato Romaşcanu. Il premier liberale Ludovic Orban ha smentito le accuse ed ha spiegato che non ci sarebbe alcuna possibilità di falsificare i dati relativi ai casi di coronavirus. Il primo ministro ha precisato che c’è un sistema di centralizzazione delle informazioni trasmesse dai laboratori in cui vengono effettuati i test, tutti questi dati vengono registrati e il sistema è pubblico.