Politica: voto del Senato contro la ministra del Lavoro
Aumentano, nel Parlamento di Bucarest, le iniziative politiche dell’opposizione contro il Governo. Dopo le mozioni semplici adottate dal Parlamento contro i ministri delle Finanze, dell’Agricoltura, dell’Interno e dell’Istruzione, martedì, il Senato ha approvato una mozione del genere anche contro la ministra del Lavoro, Violeta Alexandru, con 76 voti favorevoli e 28 contrari. Il PSD, che ha avviato la mozione rimprovera alla ministra del Lavoro, tra l’altro, che l’Ordinanza d’Urgenza sulla cassaintegrazione e sulle misure legate alla concessione di aiuti a varie categorie vulnerabili è stata redatta male e che c’è stato bisogno di più modifiche. Violeta Alexandru è stata criticata anche per il modo in cui ha riorganizzato i servizi subordinati al ministero, ma anche per la gestione della situazione dei romeni partiti all’estero per lavoro.
Daniela Budu, 10.06.2020, 11:55
Aumentano, nel Parlamento di Bucarest, le iniziative politiche dell’opposizione contro il Governo. Dopo le mozioni semplici adottate dal Parlamento contro i ministri delle Finanze, dell’Agricoltura, dell’Interno e dell’Istruzione, martedì, il Senato ha approvato una mozione del genere anche contro la ministra del Lavoro, Violeta Alexandru, con 76 voti favorevoli e 28 contrari. Il PSD, che ha avviato la mozione rimprovera alla ministra del Lavoro, tra l’altro, che l’Ordinanza d’Urgenza sulla cassaintegrazione e sulle misure legate alla concessione di aiuti a varie categorie vulnerabili è stata redatta male e che c’è stato bisogno di più modifiche. Violeta Alexandru è stata criticata anche per il modo in cui ha riorganizzato i servizi subordinati al ministero, ma anche per la gestione della situazione dei romeni partiti all’estero per lavoro.
Il PSD sostiene inoltre che la ministra del Lavoro non abbia soluzioni per l’aumento delle pensioni, degli assegni familiari e neanche per i romeni tornati a casa. Lei non si è impegnata affinché il tenore di vita dei romeni non diminuisca del 10%. Non ha alcun progetto tramite cui gli oltre un milione di romeni tornati a casa dall’inizio della pandemia restino a lavorare in Romania”, ha affermato il senatore PSD Radu Oprea.
Dal canto suo, la ministra del Lavoro ha smentito le accuse espresse nei suoi confronti nella mozione, di cui ha affermato che è piena di bugie e rappresenta una sfida nei confronti delle persone che lavorano onestamente. La ministra ha affermato che dall’inizio dello stato di emergenza sono stati verificati 4.000 datori di lavoro e sono state applicate multe di oltre 4 milioni di lei per lavoro non dichiarato (oltre 830 mila euro). Violeta Alexandru afferma inoltre che tratta con rispetto i pensionati e che diminuirà al massimo il numero dei dossier in cui viene ricalcolato l’ammontare delle pensioni. La ministra ha inoltre precisato che alla Cassa Pensioni c’erano molti problemi e parecchie persone in attesa delle decisioni di pensionamento da molto tempo. Avete saputo tutte queste cose e le avete ignorate. Ho lavorato enormemente per diminuire significativamente il numero dei dossier in cui c’erano ritardi nell’emissione delle decisioni di pensionamento e di ricalcolo”, ha affermato Violeta Alexandru.
Quanto ai lavoratori romeni all’estero, Violeta Alexandru ha annunciato che attualmente è in dibattito pubblico un disegno di legge contenente misure più sicure per i romeni che vanno a lavorare oltre confine. L’attività della ministra è stata criticata anche dai senatori ALDE, UDMR, ma anche dai non-affiliati del PMP e PRO Romania, che hanno chiesto le sue dimissioni. Il PNL e l’USR hanno votato contro la mozione. Va precisato, però, che l’adozione della mozione semplice non determina la rimozione dalla carica della ministra del Lavoro.