COVID-19: appoggio e raccomandazioni dalla Commissione Europea
Il Consiglio UE ha approvato un regolamento destinato all’applicazione dello strumento SURE, tramite cui Bruxelles appoggia le misure attive di occupazione concepite dai governi europei. Per la Romania si tratta di un importo compreso tra i tre e i cinque miliardi di euro, a seconda del meccanismo di distribuzione dei fondi previsti che, complessivamente, ammontano a 100 miliardi di euro.
Corina Cristea, 21.05.2020, 12:26
Il Consiglio UE ha approvato un regolamento destinato all’applicazione dello strumento SURE, tramite cui Bruxelles appoggia le misure attive di occupazione concepite dai governi europei. Per la Romania si tratta di un importo compreso tra i tre e i cinque miliardi di euro, a seconda del meccanismo di distribuzione dei fondi previsti che, complessivamente, ammontano a 100 miliardi di euro.
Per questi soldi, Bucarest dovrà offrire una garanzia di fino a 400 milioni di euro, ha precisato il premier Ludovic Orban, presentando ieri una serie di misure attive a sostegno delle compagnie e dei dipendenti colpiti dalla situazione economica generata dalla pandemia di coronavirus.
La cassaintegrazione sarà sostituita da una misura che sosterrà la ripresa dell’attività dei dipendenti, stanziando una percentuale del salario lordo del rispettivo dipendente di fino a 41,5% per ogni singola persona che torna al lavoro all’interno della compagnia. Concederemo fino al 30% del salario lordo alle compagnie che assumeranno persone in cerca di un posto di lavoro, per un periodo di almeno tre mesi, ha detto il primo ministro.
Inoltre, saranno sviluppati strumenti più generosi di sostegno alle assunzioni per certe categorie. Si tratta dei giovani laureati o delle persone in prossimità dell’età pensionabile, che hanno delle difficoltà nel trovare un posto di lavoro. Per i settori in cui le restrizioni saranno mantenute anche dopo il 1 giugno, lo stato continuerà a coprire la cassaintegrazione. Il premier Ludovic Orban ha spiegato che al momento sono quasi 600.000 i romeni in cassaintegrazione, mentre fino a 700.000 cercheranno un posto di lavoro nel successivo periodo. Quasi 350.000 persone hanno visto i propri contratti di lavoro cessati in questo periodo, e un numero simile di romeni rientrati nel Paese è in cerca di lavoro.
Il primo ministro ha fatto queste dichiarazioni nello stesso giorno in cui la Commissione Europea ha presentato il Pacchetto di primavera che include le raccomandazioni specifiche per Paese, con le quali rivolge a tutti gli Stati membri orientamenti di politica economica nel contesto della pandemia di coronavirus. Se verranno mantenute le attuali politiche, il deficit di bilancio della Romania arriverà al -9,2% del PIL quest’anno, a -11,4% l’anno prossimo e il Paese si confronterà con la recessione economica.
La Commissione raccomanda alla Romania di evitare le misure permanenti che metterebbero in pericolo la sostenibilità delle finanze pubbliche. Inoltre, Bucarest dovrebbe estendere le misure di protezione sociale e l’accesso ai servizi essenziali. Per attenuare l’impatto della crisi sul mercato del lavoro, va appoggiato il consolidamento delle competenze digitali e assicurato l’accesso uguale all’educazione, consiglia ancora la CE. Non in ultimo, il rapporto raccomanda sostegno sotto forma di liquidità all’economia, soprattutto per le piccole e medie imprese e i lavoratori indipendenti.