Progetto per il sostegno dell’economia
Al di là della lotta contro il tempo per salvare le vite dei malati gravi, un’altra grande preoccupazione in questo periodo difficile a livello internazionale è trovare soluzioni affinché, in piena pandemia di coronavirus, l’economia mondiale non si blocchi. Seguendo il principio “meglio prevenire che curare”, i governi di tutto il mondo stanno prendendo misure volte a sostenere la popolazione indebolita dal punto di vista finanziario, come pure i settori economici, alcuni già alla deriva.
Roxana Vasile, 24.03.2020, 12:50
In Romania, il governo liberale, tramite la voce di Ionel Dancă, il capo della Cancelleria del primo ministro, ha annunciato nuovi programmi di sostegno. Le persone fisiche autorizzate e le imprese individuali o familiari che hanno interrotto l’attività beneficeranno, per la durata dello stato di emergenza, di un’indennità fissa pari a uno stipendio minimo lordo, a prescindere dal pagamento o meno dei contributi al fondo di disoccupazione. Il capo della Cancelleria del primo ministro promette che il Governo proporrà anche nuove regolamentazioni per tutte le categorie di imprese e attività professionali: grandi imprese, attività culturali, sportive oppure ONG colpite dalle conseguenze dello stato di emergenza.
Dal canto suo, il ministro delle Finanze, Florin Cîțu, dichiara che, a breve, potrebbe essere presentata una soluzione per i clienti delle banche che affrontano difficoltà, precisando che sono già in corso discussioni in tal senso con la Banca Centrale e con il sistema bancario. Anche l’opposizione parlamentare si è attivata. Il PSD e l’ALDE, al governo fino allo scorso autunno, hanno inoltrato, accanto a ProRomania un disegno di legge che prevede facilità fiscali. Si propone, tra l’altro, il rinvio del pagamento, su richiesta dell’operatore economico, dei contributi sociali afferenti agli incassi da stipendi e dei contributi alla previdenza sociale per un periodo di tre mesi, a cominciare dal mese di marzo. Il datore di lavoro deve, invece, garantire di mantenere almeno per 9 mesi i contratti di lavoro dei dipendenti.
I socialdemocratici desiderano inoltre che il pagamento delle rate bancarie da parte della popolazione sia sospeso, come è successo anche in altri stati europei. Nell’opinione del PSD, nelle decisioni del Governo ci sono mezze misure e incoerenza, per cui il principale partito dell’opposizione prende in considerazione anche la possibilità di inoltrare una mozione semplice. Non si tratta di sanzionare il Governo — hanno spiegato i socialdemocratici — bensì di una mozione costruttiva, che comprenda una serie di misure concrete, in primo luogo economiche. Una volta votata una mozione semplice, secondo una precedente decisione della Corte Costituzionale, tutte le misure previste diventano obbligatorie e devono essere applicate dal Governo. L’UDMR chiede allo stato di sospendente immediatamente gli oneri fiscali per le imprese che non licenziano dipendenti, mentre l’USR è del parere che le misure finanziarie annunciate finora dal Governo siano importanti, ma non sufficienti.