Negoziati sul budget europeo
Rappresentanti dei Paesi membri dellUE, la Romania compresa, si sono riuniti, lunedì, a Bruxelles, nellambito del Consiglio Affari Generali, per colloqui sul bilancio dello spazio comunitario per il periodo 2021-2027. Linteresse è massimo in vista del prossimo vertice speciale dei leader dei 27 stati membri, che si incontreranno giovedì per concordare il modo in cui saranno suddivisi i soldi dellEuropa nei prossimi sette anni. Contrariamente allabitudine, cominceremo con il modo in cui si è conclusa la riunione CAE: con un consiglio. “Probabilmente, sarà necessario che i leader e le delegazioni presenti al vertice si portino più camice perché la riunione ha tutte le chance di durare più giorni! – ha concluso il commissario per il Bilancio, Johannes Hahn.
Roxana Vasile, 18.02.2020, 12:52
I colloqui congiunti dei rappresentanti degli stati membri in margine al quadro di negoziato proposto dal presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, sono segnati da più divergenze. Lex premier belga, che nelle ultime settimane si è consultato con tutti i leader europei, ha convocato il vertice straordinario del 20 febbraio affinché si arrivi ad un accordo. Impresa difficile, tenuto conto che i colloqui sul quadro finanziario 2021-2027 sono complicati anche dalluscita della Gran Bretagna, un importante contribuente dellUnione.
In breve, Charles Michel ha proposto un aumento del budget e un contributo nazionale al budget dell1,07% del PIL lordo, mentre i Paesi ricchi rifiutano di stanziarne più dell1%. Charles Michel ha inoltre proposto un equilibrio tra le politiche tradizionali e quelle nuove, soldi in più per il fondo di transizione verso uneconomia verde, nuove risorse finanziarie proprie, ma anche una ricalibrazione della politica di coesione, di modo che questa aiuti i Paesi e le zone meno sviluppati.
La proposta di budget di Charles Michel è stata però considerata favorevole piuttosto agli stati membri dellEst, che hanno affermato di non accettare tagli dei fondi per lo sviluppo. Invece gli stati che sostengono il meccanismo di condizionamento dei fondi europei dallo stato di diritto considerano che il presidente del Consiglio Europeo abbia alleggerito sensibilmente i criteri di questo meccanismo.
In più, lAustria, la Danimarca, lOlanda e la Svezia desiderano il mantenimento del sistema di diminuzione o bonus per gli stati membri che contribuiscono con più denaro al budget comune. Secondo lAustria, in assenza di facilitazioni, i quattro Paesi e la Germania arriveranno a coprire il 75% dei pagamenti netti al budget comune. La Romania, che fa parte del gruppo dei Paesi dellest, ha promesso di negoziare duramente per il mantenimento, almeno allattuale livello, del finanziamento per la politica agricola comune e per quella di coesione, che rappresentano i principali strumenti volti a diminuire il divario tra Est e Ovest.