Sostegno finanziario per le vittime del club Colectiv
Il Senato romeno ha approvato, lunedì, il ddl relativo alla concessione di sostegno finanziario per il pagamento delle cure alle vittime dell’incendio nel club Colectiv per tutta la durata della loro vita. La proposta legislativa inoltrata da un gruppo di senatori PNL, USR, UDMR e ALDE è stata adottata all’unanimità dai 111 senatori presenti. Tramite questo atto normativo, si approva il pagamento dal budget del Ministero della Salute delle spese relative a qualsiasi cura necessaria, a tempo indeterminato, nel Paese e all’estero, in ospedali privati e pubblici, nei gabinetti di medici e terapeuti indipendenti, con o senza ricovero ospedaliero. Le vittime beneficeranno di cure mediche per tutta la durata della loro vita se queste sono direttamente collegate alla disgrazia accaduta il 30 ottobre 2015.
Daniela Budu, 04.02.2020, 12:24
Il Senato romeno ha approvato, lunedì, il ddl relativo alla concessione di sostegno finanziario per il pagamento delle cure alle vittime dell’incendio nel club Colectiv per tutta la durata della loro vita. La proposta legislativa inoltrata da un gruppo di senatori PNL, USR, UDMR e ALDE è stata adottata all’unanimità dai 111 senatori presenti. Tramite questo atto normativo, si approva il pagamento dal budget del Ministero della Salute delle spese relative a qualsiasi cura necessaria, a tempo indeterminato, nel Paese e all’estero, in ospedali privati e pubblici, nei gabinetti di medici e terapeuti indipendenti, con o senza ricovero ospedaliero. Le vittime beneficeranno di cure mediche per tutta la durata della loro vita se queste sono direttamente collegate alla disgrazia accaduta il 30 ottobre 2015.
La legge è stata adottata dal Senato quale prima Camera implicata, mentre il voto decisivo spetterà alla Camera dei Deputati. 64 morti, 200 feriti, la maggior parte giovani, anni di indagini, sono le cifre che accompagnano la tragedia avvenuta nel club di Bucarest. Un fuoco d’artificio ha acceso la spugna che rivestiva le colonne e le pareti della sala sovraffollata, con un’unica porta di evacuazione. Per due anni, il processo è stato bloccato per questioni di procedura, mentre il giudice inizialmente designato a occuparsi del caso è andato in pensione, essendo sostituito da un altro, a ottobre 2018. Quest’ultimo ha promesso di accelerare le pratiche ed ha mantenuto la parola, ogni settimana essendo ascoltate decine di testimoni e vittime.
Nell’ultimo mese dell’anno scorso, a più di quattro anni dalla tragedia, il Tribunale di Bucarest ha stabilito una prima sentenza nel fascicolo, che però non è definitiva. L’ex sindaco del rione in cui si trovava il club, Cristian Popescu-Piedone, è stato condannato a 8 anni e 6 mesi di carcere con esecuzione per abuso d’ufficio in riferimento al rilascio delle autorizzazioni di funzionamento del club. I tre padroni del club sono stati condannati ciascuno a 11 anni e 8 mesi di carcere per omicidio colposo in forma aggravata, lesioni personali colpose in forma aggravata e per la mancata applicazione delle misure legali di salute e di sicurezza sul posto di lavoro. I padroni della compagnia che ha fornito i fuochi artificiali – rispettivamente a 12 anni e 8 mesi e a 3 anni e 6 mesi di carcere, mentre i due pirotecnici rispettivamente a 9 anni e 8 mesi e a 10 anni di carcere.
Due pompieri dell’Ispettorato per le Situazioni d’Urgenza Bucarest che hanno verificato il club Colectiv senza prendere le misure legali in materia di osservanza delle norme, sono stati condannati ciascuno a 9 anni e 2 mesi di carcere. Le persone condannate in questo fascicolo devono pagare, assieme al comune e all’ISU, danni morali e materiali di oltre 50 milioni di euro ai sopravvissuti e alle famiglie che hanno perso parenti. Sarebbe sa aggiungere che nessuno degli accusati si considera colpevole di quanto accaduto, per cui tutti hanno chiesto, tramite i loro avvocati, di essere assolti.