Le linee guida della politica estera romena
La politica estera della Romania sarà caratterizzata, come finora, dalla continuità e dalla prevedibilità. Cambieranno però alcuni aspetti, per una maggiore coerenza e consistenza, ha dichiarato il presidente Klaus Iohannis di fronte agli ambasciatori stranieri accreditati a Bucarest. Stando al capo dello stato, lappartenenza della Romania allUnione Europea e alla NATO, assieme al partenariato strategico con gli USA, restano anche nel 2020 i pilastri della politica estera. Nellattuale contesto internazionale segnato da rischi, sfide e minacce, unAlleanza Nord-Atlantica forte, unita ed efficace è più necessaria che mai, ha precisato Klaus Iohannis. Inoltre, ladesione allArea Schengen e alleurozona continuerà ad essere prioritaria, ha aggiunto il presidente romeno, accennando anche al ritiro della Gran Bretagna dallUnione Europea.
Daniela Budu, 17.01.2020, 13:41
“Continueremo ad agire per ladesione allArea Schengen, che contribuirà significativamente al consolidamento della sicurezza nellintero spazio di libera circolazione dellUnione e per ladesione alleurozona, quando saranno riunite tutte le condizioni. Fra poco, avrà luogo il ritiro del Regno Unito dallUnione Europea. È un momento che noi non abbiamo voluto, ma agiremo di modo che lamicizia e lalleanza che ci hanno legati finora rimangano forti. In ugual misura, abbiamo in vista la modernizzazione del nostro partenariato strategico tra la Romania e il Regno Unito, al quale stiamo attualmente lavorando, ha dichiarato Klaus Iohannis.
Daltra parte, il presidente ha accennato alla recente situazione nel Medio Oriente ed ha sottolineato che gli effetti negativi di questa crisi intaccano la sicurezza europea e mondiale. “La Romania sostiene le iniziative dellUE, che si deve impegnare di più, dei suoi partner strategici e della comunità internazionale per la distesa della situazione, il dialogo e lindividuazione di soluzioni durevoli. Cè bisogno di soluzioni atte a portare la pace nella zona e la sicurezza dei cittadini, nel Medio Oriente, in Europa, negli USA o in altre zone, sia per la situazione in Iraq e nel dossier iraniano, che in Libia. Sono necessari progressi nel dossier siriano, nello Yemen, ma anche nel processo di pace nel Medio Oriente, in merito ai quali la posizione della Romania resta immutata, ha affermato Klaus Iohannis.
Quanto ai rapporti con la confinante Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona), il capo dello stato ha precisato che Bucarest riprenderà la piena cooperazione con Chişinău, quando constaterà che, a livello governativo, si agisce per la continuazione delliter europeo e delle riforme nella giustizia, nellamministrazione e nel contrasto della corruzione.